India: scuole del Madhya Pradesh a rischio “induizzazione”
Shivraj Singh Chouhan, primo ministro del Madhya Pradesh, ha riaffermato l’intenzione
di introdurre lo studio del Bhagvad Gita, il testo sacro degli indù, in tutte le scuole
dello Stato. La dichiarazione ha alzato un vespaio e il partito del Congresso – all’opposizione
in Madhya Pradesh – giudica la mossa un tentativo di “induizzare” l’educazione. Secondo
mons. Leo Cornelio, arcivescovo di Bhopal, con questa mossa il primo ministro “vuole
compiacere il suo partito, il Bjp (Bharatiya Janata Party) in vista delle prossime
elezioni”. Già nel 2010 - riferisce l'agenzia AsiaNews - Chouhan aveva proposto di
introdurre il Gita come testo obbligatorio. Dal 2008, il governo del Madhya Pradesh
è guidato dal Bjp, partito ultranazionalista che sostiene gruppi e movimenti estremisti
indù appartenenti all’ampio ombrello del Sangh Parivar, come il Vishwa Hindu Parishad
(Vhp), il Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss) e il Bajrang Dal, responsabili di numerosi
episodi di violenza, persecuzione e discriminazione anticristiana che accadono in
India. “Questo tentativo di ‘induizzare’ l’educazione – afferma l’arcivescovo – è
allarmante, perché creerà confusione e disordini. Seminare divisioni tra le menti
impressionabili dei giovani porterà a conseguenze drastiche”. Mons. Cornelio sottolinea:
“Pur riconoscendo i buoni valori morali insegnati nel Bhagvad Gita, ci interroghiamo
se la scelta selettiva di questo sacro testo indù, che non è accettabile per tutti.
Ma soprattutto, l’India è un Paese laico e questa mossa va contro tutti i principi
laici del nostro Paese”. (R.P.)