Comunità dell’Emmanuel: incontro di preghiera a Roma
Nel cuore di Roma canti, spettacoli, momenti di preghiera e adorazione alla luce del
Vangelo. E’ quanto accadrà questa sera, quando diversi ragazzi della Comunità dell’Emmanuel
si ritroveranno in piazza Campo de’ Fiori, centro nevralgico della “movida” romana,
per una nuova iniziativa di evangelizzazione e preghiera. “Ci ritroviamo alle 21 -
spiega padre Eric Jacquinet, membro della comunità e responsabile della sezione giovani
del Pontificio Consiglio per i Laici - e cerchiamo di avvicinarci e parlare con i
tantissimi ragazzi che sono sulla piazza”. “Alle 21.30 – aggiunge - iniziamo la preghiera
di mezz’ora sotto l’immagine della Madonna”. L’immagine è quella in un’edicola dedicata
alla Vergine Maria. Fronteggia la celebre statua di Giordano Bruno, ma agli occhi
di molti romani e turisti passa quasi inosservata. I ragazzi della Comunità dell’Emmanuel
accenderanno una candela, reciteranno il Rosario. “Chi vuole - spiega padre Jacquinet
alla rivista diocesana “RomaSette” - può unirsi e pregare con noi”. In occasione di
questa iniziativa, la chiesa di San Lorenzo in Damaso, a piazza della Cancelleria,
resterà aperta fino a mezzanotte. “Con questa forma di preghiera in piazza gettiamo
un seme - spiega il parroco don Carlo Purgatorio – e lanciamo una sfida al centro
storico, con la finalità positiva di contattare e coinvolgere i tantissimi giovani
che passano per Campo de’ Fiori”. Oltre a quello di questa sera, è previsto un altro
appuntamento, sempre in Campo de’ Fiori, il prossimo 17 dicembre. Il modello di riferimento
è la chiesa di Sant’Agnese in Agone, a piazza Navona, che dal 2001 ogni giovedì sera
rimane aperta dalle 21 alle 24 per il Santo Rosario, la Messa e l’adorazione eucaristica.
“Sant’Agnese in questi anni - sottolinea don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio
diocesano per la pastorale giovanile della diocesi - è divenuta un faro per la preghiera
dei giovani di Roma. Ora vogliamo provare a diffondere il modello sul territorio,
puntando sulle potenzialità delle singole realtà parrocchiali”. L’obiettivo è di creare
una rete di preghiera tra le parrocchie del centro. (A.L.)