Afghanistan: dialogo con i talebani al centro dei lavori alla Loya Jirga
Dopo il dibattito sul progetto di accordo di cooperazione strategica fra Afghanistan
e Stati Uniti, alla Loya Jirga in corso a Kabul oggi è il giorno della discussione
su un possibile dialogo con l'opposizione armata, in particolare con i talebani. Il
servizio di Giada Aquilino:
È il dialogo
coi talebani uno dei nodi cruciali per gli oltre duemila delegati dalla Loya Jirga,
la Grande assemblea convocata a Kabul dal presidente afghano, Hamid Karzai. Nei primi
giorni di lavori, iniziati mercoledì scorso, l’attenzione dei partecipanti è andata
all’esame di un progetto di accordo di cooperazione strategica fra Afghanistan e Stati
Uniti. Ma - ha fatto sapere la portavoce della Jirga, Safia Siddiqi - Washington ha
chiesto che le condizioni statunitensi poste per la firma dell’intesa non vengano
rese note. Al momento si sa che le parti intendono arrivare a un accordo della durata
di dieci anni, partendo dal 2014, data del ritiro della Forza internazionale
di assistenza alla sicurezza (Isaf), per arrivare al 2024. Dopo l’esame della
Jirga, toccherà al parlamento approvare l’eventuale accordo. I duemila delegati stanno
anche formulando suggerimenti per nuovi negoziati di pace, in primis coi talebani,
che però si sono già detti contrari a trattative col governo finché ci sarà una presenza
militare straniera in Afghanistan. E lo hanno dimostrato con l’attentato del
20 settembre scorso, nel quale ha perso la vita il presidente dell'Alto consiglio
per la pace, Burhanuddin Rabbani. Sul terreno peraltro proseguono le violenze.
Ieri, a Kabul, due razzi erano esplosi a poca distanza dalle tende dove si tengono
i lavori della Jirga, mentre oggi una bomba è esplosa nella provincia di Nangarhar,
vicino al confine pakistano, uccidendo quattro bambini e ferendone altri sei.