2011-11-17 15:24:50

Siria. Attacco di militari ribelli contro base governativa


I militari ribelli siriani riuniti nel Free Syrian Army affermano di aver lanciato un attacco contro una base di intelligence dell'esercito di Damasco, a Maara al-Numan. Lo riferisce Al Arabiya. La Turchia sollecita una voce forte internazionale sulla situazione in Siria, mentre la Russia chiede negoziati. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

“Non è possibile rimanere in silenzio di fronte alla violenza che viene usata in Siria”. Sono parole del premier turco, Erdogan. La Turchia, Paese confinante ed ex-alleato della Siria, è diventata uno dei più accesi critici del regime di Damasco e ha già cominciato ad attuare sanzioni, come lo stop di esplorazioni petrolifere congiunte. Ankara inoltre è apertamente in contatto con gli oppositori del presidente siriano, Bashar Al Assad, e ospita un colonnello che è considerato il capo del cosiddetto Esercito siriano libero (Esl). Inoltre, il premier turco esorta la comunità internazionale ad alzare la voce contro la sanguinosa repressione dei moti di protesta in Siria. Anche dalla Cina vengono parole di forte preoccupazione con toni più accesi rispetto ai mesi scorsi. La Russia parla di episodi da guerra civile e chiede negoziati da svolgere nella sede della Lega Araba. Lega Araba che ha concesso a Damasco tre giorni di tempo per mettere fine alla repressione che, secondo l'Onu, ha causato fino ad oggi la morte di 3.500 persone. In particolare, gli Emirati Arabi condannano l’attacco avvenuto ieri ai danni della propria ambasciata a Damasco, addossando la responsabilità al governo di Bashar Al Assad. Resta da dire che all'indomani di nuovi assalti di manifestanti lealisti siriani contro ambasciate arabe a Damasco, il governo siriano vuole dissociarsi: avverte che chiunque ripeterà simili attacchi sarà fermato e giudicato secondo le leggi vigenti. Ribadisce di rispettare il diritto internazionale e la Convenzione di Vienna che impone ai firmatari di proteggere personale e sedi diplomatiche straniere sul territorio.







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