'La storia
ci dimostra quello che la Caritas in Veritate ha messo in luce.
La globalizzazione supera l'egemonia e l'angustia del potere statale e crea un ambiente
più libero e aperto che può essere governato solo da un modello poliarchico'. Così
il sociologo Luca Diotallevi spiega l'attualità del colloquio annuale di dottrina
sociale della Chiesa organizzato in questi giorni dalla Pontificia Università Lateranense.
'Difendere le ragioni della poliarchia - aggiunge - significa contrastare la tendenza
del potere politico, o di quello economico, a farsi assoluti e valorizzare la funzione
di reciproca limitazione che ciascun potere sociale svolge rispetto a tutti gli altri'.
'Nessuna decisione è presa oggi solo a livello statale o nazionale - spiega il prof.
Flavio Felice della PUL - ma in relazione a realtà politiche ed economiche maggiori.
I governi occidentali devono oggi tener conto per forza di una realtà globale perché
la globalizzazione è interdipendenza'. L’incontro riflette sulle nuove sfide che la
globalizzazione sottopone alle istituzioni politiche, ed economiche, rileggendole
nella prospettiva della dottrina sociale della Chiesa e in particolare dei concetti
di sussidiarietà, solidarietà e poliarchia elaborati dal Magistero pontificio.
(a cura di Fabio Colagrande)