2011-11-17 10:18:39

Malaysia: mons. Girelli giudica positivamente i rapporti della Chiesa con il governo


La situazione religiosa in Malaysia sta cambiando in meglio dall’incontro che Benedetto XVI ha avuto nel mese di luglio con il Primo Ministro Najib Razak. Lo ha affermato mons. Leopoldo Girelli, delegato apostolico in Malaysia, durante una recente visita informale nell’arcidiocesi malese di Kota Kinabalu. Parlando ad un ricevimento dopo la celebrazione della messa insieme ai fedeli nella locale cattedrale del Sacro Cuore, il presule – secondo quanto riporta il quotidiano cattolico Herald Malaysia - ha anticipato che la Santa Sede nominerà presto un nunzio apostolico in Malaysia. Ad aprire la strada ai rapporti diplomatici diretti tra i due Stati è stata appunto l’udienza del Papa a Castel Gandolfo al premier malese, il 18 luglio scorso. “Un passo – ha detto mons. Girelli - che è molto positivo per la Chiesa e che mostra che anche il Governo della Malaysia garantisce la libertà religiosa”. Il presule ha espresso quindi parole di elogio per la vitalità della comunità cattolica nello Stato del Sabah, sottolineando l’importanza della partecipazione dei laici alla vita della Chiesa. In Malaysia i cristiani costituiscono una minoranza importante. La popolazione cattolica è concentrata soprattutto negli Stati del Sabah e del Sarawak, nella parte orientale del Paese. La Chiesa vive in genere in uno stato di soggezione e di esclusione nei confronti dell'etnia dominante malese, la maggior parte della quale pratica l'Islam, la religione ufficiale del Paese. In questi anni i rapporti della comunità cristiana con le autorità di Kuala Lumpur sono stati segnati da momenti di tensione, in particolare sulla questione del divieto dell’uso del termine Allah in riferimento a Dio nella traduzione della Bibbia. (H.T.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.