2011-11-16 14:00:42

Indonesia: i francescani denunciano violazioni dei diritti umani in Papua


Nella Papua indonesiana si stanno verificando “gravi abusi dei diritti civili e politici, nonché dei diritti economici, sociali e culturali”, mentre i mass media vengono imbavagliati per nascondere la verità: è quanto afferma il nuovo Rapporto “Human Rights in Papua 2010-2011” lanciato a Ginevra da tre Organizzazioni non governative: “Franciscans International” (FI) - Ong della Famiglia francescana – “Faith Based Network on West Papua” (Fbn) e “Asian Human Rights Commission” (Ahrc). Il Rapporto, inviato all’agenzia Fides, intende portare all’attenzione della comunità internazionale e dell’Onu l’attuale repressione militare in corso nella Papua indonesiana (o provincia di Irian Jaya), dove l’esercito indonesiano – intervenuto contro i partecipanti al “Congresso del Popolo della Papua”, con oltre 300 arresti – continua una campagna di rastrellamenti dei presunti “leader indipendentisti”, che colpisce in modo indiscriminato i civili. Descrivendo “la triste realtà degli abusi perpetrati in Papua”, obiettivo del Rapporto è sensibilizzare sulla situazione dei diritti umani in Papua e contribuire a creare una “terra di pace”. In particolare, il documento rimarca le difficoltà incontrate dalla società civile e dagli attivisti che difendono i diritti umani in Papua, vittime di intimidazioni, vessazioni e detenzioni arbitrarie con l'accusa di “makar” (“tradimento”) mentre, nota il testo, “esercitano il loro diritto alla libertà di espressione nella loro lotta per la giustizia e la responsabilità”. Il Rapporto denuncia, inoltre, la politica del governo indonesiano “volta a screditare, limitare e mettere a rischio il lavoro delle organizzazioni internazionali per i diritti umani che operano in Papua”, incluso il fatto che “si nega l'accesso ai mass media internazionali attraverso la manipolazione della burocrazia”. Come risultato di tali atteggiamenti, alcune organizzazioni sono state costrette a ritirarsi dal Paese, come nel caso del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) e del “Peace Brigades International” (Pbi). Mentre il governo indonesiano dichiara che “la tutela dei diritti umani è una priorità nazionale”, l’Ong “Franciscans International” risponde che “le dichiarazioni politiche non sono sufficienti per affrontare le violazioni dei diritti umani in Papua, in quanto la realtà è un clima di terrore che prevale fra la popolazione locale”. Le Ong invitano il governo indonesiano a rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici; a mettere fine immediatamente a intimidazioni, molestie e violenze fisiche nei confronti dei difensori dei diritti umani, di giornalisti e leader religiosi in Papua; ad avviare un autentico dialogo con la società civile nazionale ed internazionale per la pacificazione della provincia. (R.P.)







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