Osservatorio europeo delle droghe: consumo stabile, condizionato da crisi e web
La crisi economica, le nuove tecnologie informatiche e, più in generale, alcuni effetti
della globalizzazione economica e culturale, influiscono sempre di più sulla commercializzazione
e il consumo di droga. L’allarme giunge dal Rapporto annuale 2011 dell’Osservatorio
europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), presentato oggi a Lisbona,
dove si trova l’agenzia specializzata dell’Ue. Il documento, citato dall'agenzia Sir,
segnala, in 120 pagine di numeri, tabelle, grafici, commenti, la situazione del fenomeno
nell’Ue, con particolare riferimento ai consumi di cannabis, anfetamine, ecstasy,
chetamina, cocaina, nonché delle malattie correlati, i connessi problemi sociali e
sanitari. João Goulão, presidente di Oedt, e Wolfgang Götz, direttore dell’Osservatorio,
segnalano: “Le attuali difficoltà economiche sperimentate da numerosi Paesi europei
sono parte integrante del contesto della nostra relazione. Il loro influsso è già
percepibile, come dimostrato dalle sempre maggiori difficoltà nel reperimento di fondi
per i servizi” sul versante della lotta alla droga e del sostegno alle persone tossicodipendenti.
Inoltre, “i progressi nel campo della tecnologia dell’informazione hanno trasformato
quasi tutti gli aspetti della vita moderna. Pertanto, non sorprende osservare ora
il loro impatto sul fenomeno della droga. Concretamente, questa influenza si manifesta
non solo nelle modalità di commercializzazione e vendita delle sostanze stupefacenti,
ma anche nell’introduzione di nuove opportunità di prevenzione e trattamento”. Il
rapporto tratteggia dunque una situazione con luci e ombre: “Il consumo di droga sembra
essere relativamente stabile in Europa. I livelli di prevalenza, pur rimanendo nel
complesso elevati in termini storici, non sono in crescita. E in alcune aree importanti,
quali il consumo di cannabis da parte dei giovani, si osservano segnali positivi”.
Accanto ad alcuni elementi relativamente positivi, o che almeno segnalano qualche
inversione di tendenza, ne emergono altri particolarmente negativi. Nel Rapporto si
legge ad esempio: “D’altro canto, destano preoccupazione gli sviluppi nel mercato
delle droghe sintetiche e, più in generale, le modalità di utilizzo di una più ampia
gamma di sostanze da parte dei consumatori di droga”. “La poliassunzione, compresa
la combinazione di sostanze illegali con alcool e, talvolta, con medicinali e sostanze
non controllate, è diventata il modello dominante di consumo di droga in Europa”.
(M.G.)