2011-11-15 14:24:14

Nigeria: per l'arcivescovo di Jos confermati i sospetti sul legame setta Bobo Haram-Al Qaida


La setta nigeriana Boko Haram ha legami con il gruppo Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqim). Lo ha affermato Abdelkader Messahel, vice Ministro degli Esteri dell’Algeria, che cita l’esistenza di rapporti di intelligence al riguardo. Questi legami sono confermati da un’inchiesta del giornale nigeriano The Vanguard, che ricorda come la Boko Haram tra il 2004 e il 2007 avesse creato un campo di addestramento nei pressi della città di Kanamma, nello Stato di Yobe (nord-est della Nigeria), la cui capitale Damaturu, è stata di recente teatro di un sanguinoso assalto a diversi obiettivi civili e militari, tra i quali alcune chiese. Questo campo, soprannominato “Afghanistan”, è stato smantellato dalle forze di sicurezze locali nel 2007. I membri della Boko Haram ne hanno creato un altro nei pressi di Maiduguri, nel vicino Stato di Borno, che da tempo è al centro di una serie ininterrotta di attacchi. L’articolo del quotidiano nigeriano afferma inoltre che, secondo fonti della sicurezza, almeno 8 membri della setta nigeriana sono stati inviati in Algeria, in un campo degli estremisti locali legati ad Al Qaida, per imparare a costruire ordigni esplosivi improvvisati (Ied), ovvero bombe, che a dispetto della sigla possono essere molto potenti e sofisticate. Visti gli ultimi attentati commessi con l’uso di questi ordigni, è evidente che queste persone sono rientrate in Nigeria con le loro conoscenze tecniche. “Non ho letto l’articolo da voi citato, ma se queste informazioni sono corrette confermano quello che sospettavamo da tempo, ovvero che ci deve essere una mano straniera nelle operazioni della Boko Haram - dice all’agenzia Fides mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos -. Siamo convinti che questo gruppo fino a poco tempo fa non aveva le conoscenze tecniche per costruire bombe e maneggiare armi sofisticate”. Se Boko Haram e Aqmi si collegano, si rischia di creare un arco di crisi che va dal Nord Africa all’Africa Occidentale, un rischio accresciuto dal gran numero di armi circolanti nella regione provenienti dagli arsenali dell’esercito dell’ex dittatore libico Gheddafi. A dicembre si terrà in Mauritania un vertice sul terrorismo al quale parteciperanno i Paesi del Sahel e quelli ad esso limitrofi, compresa la Nigeria. (R.P.)







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