Myanmar: rinviata la liberazione di un gruppo di detenuti politici. La denuncia di
Amnesty International
Ad un anno dalla liberazione della premio Nobel per la pace e leader dell’opposizione
birmana, Aung San Suu Kyi, il Myanmar si appresta a liberare un nuovo gruppo di prigionieri
politici. La scarcerazione, prevista per ieri, è stata poi rinviata e, secondo quanto
detto dalla leader, vi sarebbero ancora 591 prigionieri politici reclusi. In questo
clima, si inserisce l’appello di Amnesty International, che denuncia come – nel carcere
di Insein, vicino Yangon – 15 prigionieri politici stiano portando avanti uno sciopero
della fame e stiano subendo torture e maltrattamenti. Ce ne parla Riccardo Noury,
portavoce della sezione italiana di Amnesty International, intervistato da Giada Aquilino: