Italia: Monti avvia le consultazioni e apre ad un governo tecnico-politico. Napolitano:
coesione e sforzo collettivo
Mario Monti, al lavoro per formare il nuovo governo. Il premier incaricato che oggi
ha ricevuto, Idv, Radicali e Terzo Polo, apre all’ipotesi di rappresentati politici
nell’esecutivo e si dice intenzionato ad andare avanti fino al termine della legislatura,
nel 2013. Frena la Lega che decide di non prendere parte alle consultazioni, mentre
il Pdl che sarà domani a Palazzo Giustiniani con il Pd e le parti sociali, preannuncia
un atteggiamento costruttivo ma dice no a consensi al buio. Dal presidente della Repubblica
Napolitano ancora il monito a uno sforzo collettivo. Cecilia Seppia
E oggi è stata
una giornata difficile sul fronte borsistico in linea con il delicato momento politico
italiano ed europeo. Virata in negativo Piazza Affari a Milano, da un +2,17 della
mattinata a – 1.99 in chiusura. A seguire anche lo spread, il differenziale tra i
titoli di Stato italiani e tedeschi, prima sceso sotto i 450 punti poi risalito a
500. Bene l’asta di Btp a cinque anni ma con un rendimento del 6,29%, un record negativo
mai visto dai tempi dell'introduzione dell'euro.
Male anche le altre borse
europee, Madrid la peggiore , in negativo anche Wall Street. 'La nostra diagnosi dell'economia
italiana non cambia solo perche' e' cambiato governo'. Fa sapere il commissario europeo
agli affari economici e monetari Olli Rehn. Per l’economista Alberto Quadrio Curzio,
comunque, dopo l’avvento del premier incaricato Monti, Ue e comunità finanziaria mondiale
guarderanno con maggiore fiducia all’Italia. Sentiamolo al microfono di Alessandro
Guarasci
R. – Io credo
che il governo Monti possa ridare fiducia ai mercati internazionali, che hanno svolto
un ruolo tremendo in questo periodo, e anche all’Unione Europea nel sistema Italia.
E poiché, a mio avviso, questi ingredienti di fiducia sono cruciali nel momento presente,
ritengo che la nostra situazione dovrebbe migliorare con riferimento ai tassi di interesse
sui titoli di Stato.
D. – Secondo lei, però, ci aspetta un’era di nuove tasse
e anche forse di tagli allo stato sociale, per raggiungere il pareggio di bilancio?
R.
– Le prospettive di finanza pubblica italiane ed in particolare il pareggio di bilancio
sono certamente conseguibili in base alle manovre correttive del mese di luglio e
del mese di agosto, nonché in seguito alla legge di stabilità approvata. Purtroppo,
se i tassi di interesse aumentano, noi finiremmo con il non raggiungere quell’avanzo
di bilancio, quindi potrebbe rendersi necessaria un’altra manovra. Tuttavia, direi
che un’eventuale manovra debba essere molto ben calibrata per evitare di generare
effetti recessivi.
D. – Per evitare nuove crisi di questo tipo, non sarà il
caso però di rivedere anche il sistema finanziario mondiale? Insomma, possiamo continuare
ad essere schiavi in qualche modo delle speculazioni oppure dei mercati internazionali?
R.
– Non c’è il minimo dubbio. La settimana scorsa, nel momento in cui i tassi di interesse
italiani hanno superato sui titoli decennali il 7 per cento, la Clearing house - che
è sotto il controllo della Banca di Francia - ha drasticamente aumentato il taglio
sui depositi dei titoli di Stato per fornire liquidità alle banche. Quella decisione
è stata molto negativa per il sistema Italia. Ma più in generale un sistema finanziario
in cui i mercati impongono l’agenda agli Stati è davvero preoccupante. (ap)