2011-11-13 14:45:00

Pakistan: stupri e violenze non denunciate dalle vittime per paura di essere “segnate”


In Pakistan molti stupri, considerati un “marchio”, non vengono denunciati e, di conseguenza, non ci sono dati precisi sul fenomeno. Tuttavia, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, nel Rapporto 2010 sui Diritti Umani ha dichiarato 928 casi di violenze sulle donne. Altrettanto rari nel Paese sono i procedimenti giudiziari dei carnefici. La polizia locale e le Ong - rende noto l'agenzia Fides - hanno riferito di accuse di stupro false, che riducono la capacità delle forze di polizia di valutare i casi reali e di procedere con i processi. Le Ong sostengono anche che spesso le stesse forze dell’ordine sono coinvolte nelle violenze abusando delle vittime o minacciandole, chiedendo loro di far cadere le accuse, soprattutto quando ricevono una tangente dai presunti responsabili. Nel suo rapporto annuale del 2010, l’autonoma Human Rights Commission del Pakistan ha denunciato 2.903 violenze sulle donne, 8 al giorno. La Ong di Karachi “War Against Rape”, ha recentemente dichiarato che dai dati raccolti in tre ospedali e dalla polizia risulta che, nella città, la media dell’età delle vittime è scesa dallo scorso anno da 18 a 13 anni. Inoltre, solo una minoranza dei casi segnalati dagli ospedali erano stati portati a conoscenza della polizia. Nelle zone rurali, la riluttanza a denunciare gli stupri è ancora più forte. Questo rifiuto comporta la mancanza di qualsiasi supporto psicologico per le vittime sopravvissute, che hanno bisogno di consulenze e aiuto. (R.P.)







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