Vietnam: boom di vocazioni al sacerdozio e di giovani catechisti
“E’ la fede in Cristo la speranza per le nuove generazioni dei giovani vietnamiti:
quei giovani che guardano all’economia di mercato, al consumismo, alla civiltà dell’immagine
cercando nuove risposte per la loro sete di verità e di nuovi modelli di vita”: è
quanto afferma, in un’intervista all’agenzia Fides, il teologo padre Joseph Do Manh
Hung, vicerettore del Seminario maggiore di Ho Chi Minh City e segretario della Commissione
per il clero, nella Conferenza episcopale del Vietnam. Padre Joseph Do Manh Hung guarda
con fiducia al futuro della comunità cristiana in Vietnam, notando da un lato “i segnali
di apertura del governo” e, dall’altro, il fiorire delle vocazioni. Sono oltre 1.500
seminaristi e almeno 80 mila i giovani laici impegnanti nella pastorale. “Le speranze
per la fede cristiana – spiega il vicerettore del Seminario maggiore di Ho Chi Minh
City - si fondano soprattutto sui giovani. La Chiesa in Vietnam, su una popolazione
di 87 milioni di persone, conta 7 milioni di fedeli. E i giovani ne sono larga parte.
Per l’evangelizzazione – aggiunge - ci sono ancora dei limiti, ma è in corso nella
Chiesa un’attenta riflessione su come portarla avanti, soprattutto nell’ambito della
formazione dei preti e dei laici, perché tutti i fedeli maturino una coscienza realmente
missionaria”. La Chiesa in Vietnam deve anche affrontare diversi ostacoli. “Le difficoltà
ci sono – conclude padre Joseph Do Manh Hung - ma si superano attraverso un dialogo
costruttivo. Toccano soprattutto i temi del personale ecclesiastico, come detto, o
la questione delle proprietà immobiliari e dei terreni confiscati alla Chiesa: tutti
nodi su cui si sta dialogando”. (A.L.)