2011-11-12 14:13:29

Nigeria. Mons. Doeme: “alcuni politici responsabili delle violenze contro i cristiani”


“I veri responsabili delle violenze e degli spargimenti di sangue nel nord della Nigeria sono alcuni politici corrotti che istigano all’odio religioso”. E’ quanto denuncia mons. Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri, capitale dello Stato nigeriano del Borno. Il presule, in una conversazione telefonica ad “Aiuto alla Chiesa che soffre” ha precisato che le autorità locali sfruttano le divisioni religiose interne per destabilizzare il clima e spodestare il governo: “L’amministrazione locale ha fortemente deluso la popolazione – racconta – consentendo gravi violazioni e minando la sicurezza stessa dei cittadini”. Nell’ultimo fine settimana, la serie di attentati del gruppo islamista “Boko Haram” ha provocato più di 100 morti. Epicentro delle violenze sono state la città di Damaturu e il vicino villaggio di Patiskum, in cui gli estremisti si sono scontrati con la polizia e hanno fatto esplodere numerosi ordigni in diverse moschee e chiese. Tra queste, quella di S. Mary a Damaturu, che venerdì è stata colpita da una bomba e ridotta in macerie. Il parroco e il vice-parroco, don James John e don Allan, hanno raccontato a mons. Doeme di essersi messi in salvo appena prima dell’esplosione. “Era una delle chiese più grandi della nostra diocesi – ha detto mons. Doeme - capace di contenere migliaia di persone. Ed ora è rimasta solo la cenere. Se le Forze dell’ordine fossero intervenute prima, molte persone avrebbero potuto salvarsi – afferma mons. Doeme – ma molti degli attentatori erano proprio membri della Sicurezza”. Il vescovo chiama in causa la responsabilità di alcuni politici – “di cui non posso fare i nomi” – che si servono dei Boko Haram per perseguire i propri interessi. “Le autorità permettono ai fondamentalisti islamici di comprare le armi e fomentano l’odio interconfessionale. La religione – conclude il presule le cui parole sono state riprese dall'agenzia Sir – è un argomento molto delicato in Nigeria ed è molto facile scatenare nuove tensioni”. Dopo gli scontri dei giorni scorsi e le minacce di nuovi attentati da parte dei Boko Haram, la Chiesa chiede al governo maggiore sicurezza. Anche il nunzio apostolico mons. Augustine Kasujja, aveva espresso estrema preoccupazione per le violazioni alla libertà religiosa che si verificano frequentemente in Nigeria, specie nel nord del Paese. “La comunità internazionale – aveva detto mons. Augustine Kasujja – deve incoraggiare il governo nigeriano ad accogliere nell’ordinamento interno le norme e le convenzioni internazionali, facendole aderire alla Costituzione”. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.