2011-11-11 14:23:03

Wto: via libera all'ingresso della Russia


Via libera all’ingresso della Russia all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio. Lo ha deciso il gruppo di lavoro della struttura a Ginevra annunciando che la ratifica arriverà il prossimo mese di dicembre, dopo un negoziato durato quasi 20 anni. Mosca ha accettato una serie di impegni per ridurre le barriere commerciali e favorire la sua integrazione nell’economia mondiale, attraverso accordi in diversi settori come quello energetico, agricolo e dei servizi. Eugenio Bonanata ha raccolto il commento di Fulvio Scaglione, vicedirettore di Famiglia Cristiana ed esperto di questioni russe: RealAudioMP3

R. - Certamente l’ingresso della Russia nel Wto implicherà un’accettazione generale delle regole mondiali del commercio. Credo che in questo quadro, soprattutto l’Unione europea che è il maggior cliente delle esportazioni russe, le quali a loro volta sono fatte soprattutto di petrolio e di gas, potrà sicuramente chiedere un ammorbidimento delle condizioni commerciali, a partire dal prezzo. Da questo punto di vista, potrebbero influire positivamente anche i gasdotti che sono stati tracciati in collaborazione con la Russia per arrivare in Europa saltando quelli che erano due “tappi” - così almeno dal punto di vista politico - come l’Ucraina e la Bielorussia.

D. - Quindi cosa potrà succedere a livello dei consumi?

R. - A livello dei consumi quello che può succedere, soprattutto nel settore dei consumi energetici, è una riduzione del costo per i clienti, cioè per noi.

D. - Tutto questo potrà avere ricadute positive sulla crescita economica mondiale?

R. - Certamente in un mondo che ormai ha accettato universalmente le regole del libero commercio, della permeabilità delle frontiere, l’assenza della Russia nel puzzle del commercio mondiale era un assurdo e si faceva comunque sentire. Avere messo quella tessera al posto giusto agevolerà sicuramente gli scambi. Sull’agevolazione degli scambi commerciali - come sappiamo - si costruiscono anche agevolazioni per gli scambi politici, una distensione politica generale, e indubbiamente la situazione mondiale non potrà che beneficiarne. Non credo che questi benefici siano, però, a brevissimo termine, non saranno domani, c’è tutta una serie di meccanismi che andranno rodati e verificati.

D. - Obama ha detto che ci saranno conseguenze positive anche sul mercato del lavoro statunitense…

R. - Obama fa bene a dire queste cose anche perché a un anno dalle elezioni presidenziali deve pur dare qualche strumento di speranza ai cittadini e agli elettori. Credo che se, per esempio, il mercato del petrolio e del gas raggiungerà regolazioni un po’ più a favore dei Paesi consumatori e un po' meno sbilanciati a favore dei Paesi produttori ed esportatori, certamente l’economia americana come quella europea ne potranno guadagnare. Noi abbiamo visto quanto ci costa il consumo di carburanti, quanto peso ha nell’economia generale del Paese. Certamente anche gli Stati Uniti, che spendono molti soldi per tenere artificialmente basso il prezzo dei carburanti e in generale dei rifornimenti energetici, ne potrebbero guadagnare e non poco.

D. - In ultima istanza cambierà il ruolo della Russia nello scenario economico internazionale?

R. - Io credo che il fatto che dopo 18 anni si sia sbloccata questa pratica dell’ingresso della Russia nel Wto dimostra che il ruolo della Russia nello scenario mondiale è già cambiato. A prescindere dal fatto che la sua ricostruzione economica sia a buon punto o meno, certamente, il peso politico della Russia è in questi anni cresciuto. Credo che andrebbe anche fatto questo discorso: cioè, quanto questa adesione può tornare utile alla Russia? Noi sappiamo quali sono i problemi interni della Russia, soprattutto sul fronte della corruzione e dell’incertezza del quadro legislativo: sono tutte questioni che deprimono l’interesse degli investitori stranieri verso la Russia e quindi rallentano il suo sviluppo economico. Io credo che da questa adesione al Wto la Russia potrà trarre il grosso beneficio di essere stimolata a darsi un assetto legislativo, istituzionale, regolamentare più moderno, più contemporaneo, più occidentale, e quindi alla fine beneficiarne fortemente dal punto di vista economico. (bf)







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