Kenya: la Chiesa mette in guardia dall’etnocentrismo nella prossima campagna elettorale
L’etnocentrismo usato come arma di propaganda elettorale: è questa una delle principali
insidie che minacciano il pacifico svolgimento delle prossime elezioni generali in
Kenya, previste nel 2012. A lanciare il monito è stato mons. Boniface Lele, arcivescovo
di Mombasa: “È sconsolante - ha dichiarato il presule all’agenzia cattolica africana
Cisa - vedere che alcuni nostri politici fanno leva sull’appartenenza etnica per ottenere
consensi”, anziché promuovere l’unità, l’amore il sentimento nazionale dei cittadini
keniani. “Tale tipo di propaganda politica etnocentrica va evitata, perché non è di
questo che abbiamo bisogno adesso”, ha aggiunto mons. Lele con un implicito riferimento
ai sanguinosi scontri che hanno segnato le precedenti elezioni presidenziali in Kenya
del 2007. Secondo l’arcivescovo, che presiede la Commissione per i rifugiati i migranti
e i marittimi in seno alla Conferenza episcopale keniana, nella prossima campagna
elettorale i leader politici dovrebbero piuttosto pensare a promuovere l’unità, il
sentimento nazionale, la pace, la giustizia e la riconciliazione: “Noi leader religiosi
– ha detto – continueremo per parte nostra a predicare l’unità, l’amore, la pace e
la giustizia e ci aspettiamo o stesso dai nostri leader politici”. L’intervista di
mons. Lele è stata rilasciata a margine della cerimonia a Nairobi per il passaggio
di consegne alla Conferenza episcopale keniana e alla protestante Christian Health
Association of Kenya della gestione di AidsRelief, un programma di assistenza ai malati
di Aids lanciato nel 2004 dai Catholic Relief Services della Conferenza episcopale
statunitense (Usccb). Dal suo lancio AidsRelief ha assistito e curato più di 500mila
persone in nove Paesi in Africa, America Latina e Caraibi. Mons. Lele ha partecipato
alla cerimonia nella sua qualità di vice-presidente della Commissione salute dei vescovi
keniani. (L.Z.)