L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano inaugura il 91.mo anno accademico
L’Università Cattolica del Sacro Cuore apre il suo 91.mo anno accademico con l’indicatore
in crescita, mettendosi al servizio di una rinnovata fase della vita nazionale, conservando
però la caratteristica propria di ricerca della verità. E’ stato il rettore Lorenzo
Ornaghi a mettere a disposizione del Paese questa realtà fatta di 41.953 studenti,
articolata in 43 corsi di laurea triennale, 39 corsi di laurea magistrale e oltre
100 master, 49 scuole di specializzazione, 17 scuole di dottorato. “L’anno che si
apre – ha detto il prof. Ornaghi - sarà cruciale: esso deve e può veder nascere una
fase della vita nazionale, in cui saremo tutti chiamati, ognuno per la sua parte,
a riprendere responsabilmente in mano i fili del nostro comune domani, del nostro
stare insieme dentro la nostra società, della nostra capacità e volontà di riuscire
ad avviare, in virtù di una visione genuinamente politica del presente e del futuro
che incombe, un modello di sviluppo duraturo e meno iniquo o squilibrante di quello
attuale”. Ricordando le parole di Benedetto XVI a Madrid, nell’ambito della Gmg, il
cardinale Angelo Scola è tornato a sottolineare come l’Università sia stata ed è la
casa dove si cerca la verità propria della persona umana. Rifacendosi alla dichiarazione
conciliare sull’educazione cristiana “Gravissimus educationis”, l’arcivescovo di Milano
ha spiegato le caratteristiche della ricerca della verità proprie di un’università:
una presenza pubblica, stabile ed universale in ambito ecclesiale e culturale. “E’
proprio di un’università cattolica – ha aggiunto il porporato – esplicitare in ambito
accademico, nel suo specifico, la ragion d’essere stessa della Chiesa, ossia la sua
missione di lasciar trasparire Cristo, luce delle genti, di annunciare Cristo, via,
verità e vita a tutti”. Il cardinale Dionigi Tettamanzi, in qualità di presidente
dell’Istituto Toniolo, fondatore della Cattolica, ha chiesto una triplice attenzione:
la prima, a fare dell’Università una comunità autentica, compatta, aperta, quindi
l’attenzione alla sua ispirazione cattolica, ma soprattutto una grande cura per i
giovani. “I giovani vanno amati di più e quindi di più stimati e valorizzati – ha
detto – ma anche di più educati, corretti e stimolati a vivere una libertà vera, quella
che si configura come assunzione di responsabilità, inscindibilmente personale e sociale”.
In apertura di cerimonia, l’assistente dell’Università cattolica mons. Lanza ha letto
il messaggio inviato dal Papa, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico.
(A cura di Fabio Brenna)