È salito a 100 morti il bilancio delle inondazioni che negli ultimi tre mesi hanno
colpito il centro-sud del Vietnam. Lo hanno comunicato oggi fonti governative, dopo
che nell'ultima settimana sono state registrate 22 vittime - tra cui cinque bambini
- nelle province centrali. Le piogge degli ultimi giorni hanno colpito con particolare
intensità le zone attorno all'antica capitale di Hu‚ e alla città di Hoi An, entrambe
nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. In precedenza, nelle
alluvioni iniziate ad agosto erano morte 78 persone nelle province meridionali, attorno
al delta del Mekong. Secondo l'Unicef, 65 di queste vittime avevano meno di 16 anni.
La fine della stagione delle piogge causa regolarmente vittime nel Sud-est asiatico,
ma quest'anno precipitazioni particolarmente intense hanno provocato oltre 250 morti
in Cambogia e almeno 529 vittime in Thailandia, dove le acque continuano a minacciare
il centro di Bangkok dopo aver allagato per settimane le province centrali.
In
Thailandia, l’amministrazione metropolitana di Bangkok ha aumentato gli sforzi, per
salvare il cuore economico della capitale dalle inondazioni. Al momento vi sono 17
pompe idrauliche che lavorano a pieno ritmo, per drenare l’acqua nei punti più critici.
Il premier Yingluck Shinawatra – ricorda l'agenzia AsiaNews - ha anticipato intanto
lo stanziamento di oltre 4 miliardi di dollari, che permetteranno al Paese di avviare
l’opera di ricostruzione appena conclusa l’emergenza. Un emergenza alluvioni che investe
pure il Vietnam: il bilancio delle vittime ha infatti superato quota 100, mentre è
in corso l’evacuazione di oltre 30 mila persone nelle province centrali. Ieri il Primo
ministro thailandese ha creato due commissioni governative di importanza strategica,
con l’obiettivo di risollevare la nazione dalla crisi attuale e prevenire altre calamità
naturali di questa portata in futuro. La prima è rivolta alla ricostruzione ed affidata
all’esperienza di Virapong Ramangkul, analista economico. La seconda prevede la gestione
delle risorse idriche e sarà controllata dal vice-premier Kittiratt Na-Ranong e da
Sumet Tantivejchakul. I vertici delle commissioni manifestano ottimismo per il futuro
e assicurano che “entro l’anno” verranno prese tutte le misure necessarie a impedire
nuove e drammatiche emergenze. Intanto la Shinawatra ha cancellato il viaggio alle
Hawaii, dove è in programma il 12 e 13 novembre li summit Apec, il forum economico
che comprende le nazioni dell’Asia-Pacifico. Sul fronte interno, continua la conta
dei danni provocati dalle inondazioni che hanno colpito anche il settore industriale.
Secondo le previsioni degli esperti, infatti, potrebbero essere più di 700 mila le
persone che rimarranno senza lavoro. (A.L.)