Secondo dati Onu, oltre 3500 morti in Siria per la repressione delle proteste
Il bilancio delle vittime delle violenze della repressione in Siria è salito ad “oltre
3500”. È quanto hanno annunciato oggi le Nazioni Unite a Ginevra. Il servizio di Fausta
Speranza:
Il governo
siriano non ascolta i ripetuti appelli a mettere fine allo spargimento di sangue:
il portavoce dell'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani,
parla chiaro. Denuncia che “la brutale repressione dei dissidenti in Siria, costata
finora la vita a più di 3.500 siriani” dal mese di marzo, sembra perfino aumentata
negli ultimi giorni. Da quando la Siria ha firmato il piano di pace sponsorizzato
dalla Lega araba, la settimana scorsa, sono morte più di 60 persone e – spiega la
portavoce – le cifre Onu sono “molto prudenti”. Sono state uccise da militari e forze
di sicurezza: 19 domenica scorsa, nella festa di Id al-Adha. La portavoce Onu, Shamdasani,
esprime grande preoccupazione e delusione: dalla firma del piano di pace della Lega
Araba – dice - ci sono stati in realtà “più uccisioni e più assedi”. Dalla città di
Homs – afferma - “giungono informazioni scioccanti”. In particolare il quartiere di
Bab Amro è rimasto sotto assedio per sette giorni con i residenti privati di cibo,
acqua e forniture mediche. E “le truppe siriane continuano ad usare carri armati e
armi pesanti per attaccare zone residenziali". Resta da dire che rimangono inascolate
dalle autorità siriane anche le ripetute richieste fatte dagli esperti della Commissione
indipendente di inchiesta del Consiglio Onu sui diritti umani di poter entrare nel
Paese.
In Libia, gli ordigni inesplosi causano vittime tra i civili Gli
ordigni inesplosi sono una “seria minaccia” per i civili in Libia. È quanto afferma
un comunicato del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), che ha lanciato
una campagna per informare le popolazioni sui pericoli. I maggiori rischi li corrono
gli abitanti di Sirte e Beni Walid, dove ci sono già state diverse vittime. Oltre
ad informare la popolazione, la Croce rossa continuerà le operazioni di bonifica:
le granate rimosse finora sono circa 1400. A Sirte, un gruppo di estremisti ha profanato
quattro tombe della tribù di Gheddafi, tra cui quella della madre.
6 bimbi
e 5 adulti morti per esplosione ordigno nel nord ovest afghano Un veicolo della
polizia afghana con a bordo un gruppo di civili fra cui numerosi bambini, è saltato
per aria dopo avere urtato ieri sera un rudimentale ordigno esplosivo (ied) nella
provincia nord-occidentale afghana di Badghis. Il bilancio è di almeno undici morti,
fra cui sei bimbi, ha indicato oggi all'Ansa, il governatore della provincia, Dalbar
Jan Arman. Il responsabile governativo ha precisato che anche due agenti di polizia
sono deceduti e che sei persone sono rimaste ferite.
In Spagna duello tv
tra Rajoy e Rubalcaba: vince il popolare Rajoy “Vittoria”, quantomeno ai punti,
per Mariano Rajoy su Alfredo Rubalcaba nel duello tv di ieri sera secondo i primi
sondaggi pubblicati dai media spagnoli. I candidati premier che guidano rispettivamente
le liste di popolari e socialisti alle politiche anticipate del 20 novembre si sono
affrontati ieri sera per due ore, dalle 22 alle 24, nel solo dibattito televisivo
della campagna elettorale. Uno dei due sarà il successore di Josè Luis Zapatero alla
guida del governo spagnolo dopo il 20 novembre. Il dibattito è stato seguito in diretta
da 12 milioni di persone in Spagna, uno share di oltre il 54%. È stato il secondo
faccia a faccia più visto nella storia, dopo il primo del 2008 fra Rajoy e Josè Luis
Zapatero.
Adozioni illegali in Macedonia: fino a 60 mila Euro per un bambino In
Macedonia, le adozioni illegali di bambini sono un mercato drammaticamente fiorente.
La richiesta è alta e i prezzi vanno dai 5 mila ai 60 mila euro. Lo ha denunciato
ieri il quotidiano di Belgrado Vecernje Novosti, che ha citato la Ong “Costruiamo
il futuro”. Le cause di quest’attività illegale, dice il giornale, risiedono nelle
lunghe attese per le adozioni ufficiali.
Due morti in Liberia alla vigilia
del ballottaggio presidenziale In Liberia, due persone sono rimaste uccise
negli scontri tra i manifestanti dell’opposizione e le forze dell’ordine a Monrovia.
Ieri i dimostranti sono scesi in piazza per denunciare brogli subiti dal loro candidato
presidente, Winston Tubman, al primo turno delle elezioni l'11 ottobre scorso. Secondo
gli osservatori internazionali il voto è stato regolare. Oggi si vota per il ballottaggio.
La favorita rimane la presidente e premio Nobel per la Pace 2011, Ellen Johnson Sirleaf,
che al primo turno aveva ottenuto il 43,9% delle preferenze contro il 32,7% dei voti
di Tubman.
Dubbi di osservatori internazionali sul voto in Nicaragua, tensione
nel Paese In Nicaragua, dubbi di irregolarità e brogli nelle elezioni che hanno
riconfermato, per la terza volta, Daniel Ortega come presidente. Gli osservatori internazionali
dell'Ue e dell'Organizzazione degli Stati americani hanno espresso critiche sull'andamento
del voto. Il candidato dell'opposizione, Fabio Gadea, ha messo in dubbio il risultato.
Sale la tensione nel Paese con disordini e scontri tra polizia e dimostranti.
Maltempo
in Colombia: frana travolge 35 persone In Colombia, 35 persone sono rimaste
uccise a causa di una frana che ha sepolto 14 case a Manizales, un centro a 165 chilometri
da Bogotà. Con i morti di Manizales, salgono a 66 le vittime delle forti piogge degli
ultimi giorni.
Alluvioni in Thailandia, la premier non lascia il Paese per
l’Apec La premier thailandese Yingluck Shinawatra non prenderà parte al vertice
dell'Apec (Cooperazione economica dell'Asia-Pacifico) in programma questo fine settimana
alle Hawaii. Shinawatra ha rinunciato perché impegnata nella gestione della crisi
provocata dalle inondazioni che hanno colpito il Paese e continuano a minacciare il
centro di Bangkok. Il vertice avrebbe rappresentato il suo debutto sulla scena internazionale.
Al suo posto parteciperà il vicepremier Kittiratt Na Ranong.
India: 16 morti
nei disordini durante un bagno rituale nel Gange Almeno 16 vittime e una trentina
di feriti per la ressa scoppiata oggi ad Haridwar, nel Nord dell'India, durante un
bagno rituale nel Gange. Tra le vittime ci sono 14 donne calpestate dalla calca di
fedeli in attesa di compiere le immersioni rituali nel fiume. Non si conoscono ancora
le cause che hanno generato il disordine. In questi giorni, migliaia di persone si
trovano nella città sacra di Haridwar per una celebrazione religiosa chiamata Gayatri
Kumbh.
Sospesa esecuzione capitale in Texas Negli Stati Uniti, la
Corte d'Appello del Texas ha sospeso l'esecuzione capitale di Hank Skinner, accogliendo
così la richiesta fatta dai suoi legali e da un portavoce del ministero degli Esteri
francese, intervenuto perché l’attuale moglie di Skinner è di nazionalità francese.
Skinner, 49 anni, è stato condannato alla pena di morte per l'uccisione nel 1993 della
ex compagna e dei suoi due figli. La sua esecuzione era prevista per il 9 novembre.
L'uomo si è sempre dichiarato innocente e ha più volte chiesto che fossero effettuati
i test del Dna su elementi di prova che non sono stati esaminati.
Sri Lanka:
censurati alcuni siti web d'informazione Il governo dello Sri Lanka ha intensificato
il controllo su Internet: ha imposto nuovi obblighi ai siti d’informazione politica
e ha censurato alcuni portali accusati di “diffamare” il presidente Mahinda Rajapaksa
e altri politici. Lo riferiscono i media nazionali. Tra i siti on line oscurati c’è
anche quello legato al principale partito dell'opposizione, lo United National Party. (Panoramica
internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 312