Usa: mons. Dolan esorta cattolici ed ebrei a lavorare insieme per promuovere la libertà
religiosa
Cattolici ed ebrei possono capitalizzare al meglio i progressi realizzati nei loro
rapporti in quest'ultimo cinquantennio se uniscono le loro forze per promuovere la
libertà religiosa, affrontare la comune minaccia del fanatismo religioso, difendere
i diritti degli immigrati, e promuovere il ritorno a un dibattito civile sui temi
di attualità politica e religiosa. È quanto ha affermato mons. Timothy M. Dolan, presidente
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) intervenendo nei giorni scorsi
al congresso annuale della Anti-Defamation League, la storica organizzazione internazionale
impegnata contro l'antisemitismo. Parlando dell’attuale stato dei rapporti ebraico-cattolici
– riferisce l’agenzia Cns - l'arcivescovo di New York ha ricordato la svolta rappresentata
dal documento conciliare “Nostra Aetate” che ha aperto la strada alle storiche visite
alle sinagoghe e in Israele di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI fino agli incontri
di Assisi, iniziative – ha detto - impensabili 50 anni fa. Tra i diversi motivi per
cui gioire – ha quindi evidenziato – vi è che dal Concilio Vaticano II le due comunità
hanno sviluppato una nuova sensibilità reciproca e hanno istituzionalizzato i loro
rapporti di dialogo. Uno degli indicatori dei progressi compiuti – ha detto – è la
capacità di parlare con pacatezza di questioni controverse come Papa Pio XII e l’Olocausto
o il vescovo negazionista Richard Williamson. Mons. Dolan ha quindi evidenziato al
necessità di una più stretta collaborazione per fare fronte alle nuove sfide comuni
di oggi: a cominciare dalla difesa della libertà di coscienza e di religione che rischiano
di essere “calpestate” da alcune discutibili scelte politiche governative. Un’altra
minaccia che unisce ebrei e cattolici oggi – ha aggiunto - è il fanatismo islamista,
dal quale possono difendersi cercando il dialogo “con i leader del’Islam moderato
per costruire insieme la difesa reciproca dei diritti religiosi”. Mons. Dolan ha inoltre
esortato ad una maggiore unità per difendere i diritti degli immigrati, ricordando
che ebrei e cattolici negli Stati Uniti spesso discendono da immigrati fuggiti da
persecuzioni religiose nei loro Paesi di origine. Infine, il presule ha espresso l’auspicio
che cattolici ed ebrei, accusati sempre più spesso di oscurantismo, possano favorire
insieme il ritorno a un dibattito pubblico civile sui temi religiosi e politici.
(A cura di Lisa Zengarini)