2011-11-07 08:18:29

Svizzera: è in corso la Settimana delle religioni per la conoscenza reciproca


Da ieri è in corso in Svizzera la quinta edizione della «Settimana delle religioni», coordinata a livello nazionale dalla Comunità di lavoro interreligiosa «Iras Cotis», che ha sede a Basilea. Localmente, collaboreranno all’organizzazione delle attività delegati cantonali all’integrazione, organismi ecclesiastici o interreligiosi e chiese cantonali. Tema di quest’anno è «Religione, arte e società: un rapporto vitale». Nata nel 2007, la «Settimana delle religioni» è un ciclo di manifestazioni che si svolge in tutta la Svizzera con l’obiettivo di promuovere l’incontro tra uomini di diversa appartenenza religiosa. Tali incontri, tra rappresentanti dei culti, della scienza e della politica, sono indispensabili — spiegano gli organizzatori — «affinché si possa garantire una convivenza pacifica nella nostra società pluralistica». A questa edizione, che si concluderà il 12 novembre, hanno collaborato l’Associazione d’amicizia ebraico-cristiana, la comunità bahai «Ticino», la comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Ticino, l’Istituto «Kalachakra» di cultura buddista tibetana e per la pace, la Lega dei musulmani in Ticino. Sono invitati a dare un contributo - riferisce L'Osservatore Romano - tutti coloro che si interessano alla cultura e alla religione e sono motivati a impegnarsi per una convivenza armoniosa in Svizzera. Possono partecipare sia singole persone sia associazioni, classi scolastiche e comunità religiose. «Ogni partecipazione — hanno sottolineato gli organizzatori — è un arricchimento. Le comunità cristiane apprendono a conoscere dei vicini prima sconosciuti, mentre le associazioni musulmane permettono ad altri credenti di comprendere i pilastri dell’islam. Cristiani, ebrei, aleviti, bahai, buddisti e induisti si presentano contribuendo a una migliore percezione dell’altro e rispondendo a domande che talvolta possono suscitare insicurezza e dubbi». Si tratta soprattutto di fare conoscenza reciproca e di allacciare contatti. «Questo — hanno dichiarato i promotori — aiuta a scoprire ciò che unisce e ciò che è specifico di ogni cultura e religione e permette di gestire le differenze. La finalità non è quella di creare un’armonia forzata, ma di accogliere punti di vista differenti e di apprezzare le molteplici confessioni e culture religiose. Il nostro è un approccio rispettoso nei confronti di contenuti e pratiche religiose di varia natura». Scopo della «Settimana delle religioni», quindi, non è quello di fare proselitismo ma di offrire a coloro che praticano una fede l’opportunità di essere accolti dal pubblico, che partecipa a una manifestazione religiosa, con interesse e rispetto. L’evento, oltre a promuovere una cultura del rispetto reciproco, vuole rendere attenta l’opinione pubblica riguardo la presenza delle diverse realtà religiose in Svizzera, considerando che le stesse hanno una rilevanza sia per il singolo individuo sia per la comunità. Incontrarsi e fare conoscenza gli uni degli altri, pregare insieme, svolgere un’azione concreta in comune sono tutti elementi che concorrono a una migliore comprensione, a un maggiore rispetto, all’accettazione reciproca. (R.P.)







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