2011-11-07 14:18:38

Romania: concluso ad Oradea l'incontro dei vescovi europei delle Chiese cattoliche Orientali


L’incontro annuale dei vescovi cattolici orientali in Europa ha radunato quest’anno a Oradea (Romania) circa 70 partecipanti tra vescovi ed esperti, su invito del vescovo di Oradea-Mare, mons. Virgil Bercea. Tema dei lavori è stato il contributo delle Chiese orientali cattoliche in Europa alla nuova evangelizzazione. L’incontro, si legge in una nota diffusa dal Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa) e ripresa dall'agenzia Sir, è stato “un momento di discernimento comunitario finalizzato a individuare gli stimoli adeguati per rispondere alla sfida dell’annuncio di Cristo nell’attuale contesto socio-culturale”. I risultati dei lavori confluiranno in un rapporto che verrà consegnato alla segreteria del Sinodo dei vescovi in vista della 13a assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi (Roma, 7-28 ottobre 2012). All’incontro hanno preso parte anche i vescovi di rito latino della Conferenza episcopale rumena. Nel corso dei lavori, i vescovi hanno ringraziato il Santo Padre per la sua iniziativa di indicare nell’intenzione generale per l’apostolato della preghiera, le Chiese orientali cattoliche “affinché la loro venerabile tradizione sia conosciuta e stimata quale ricchezza spirituale per tutta la Chiesa”. Sulla nuova evangelizzazione due ordine di riflessioni sono stati al centro dei lavori: “Da un lato, il fatto che le Chiese orientali cattoliche in Europa hanno un contributo specifico ed unico a dare alla riflessione in corso nella intera Chiesa cattolica e al processo, già in atto, della nuova evangelizzazione”; dall’altro lato, prosegue il comunicato, “si è visto come anch’esse devono essere consapevole delle sfide che il mondo attuale porta alla missione”. La crisi che il mondo vive oggi è “essenzialmente di carattere antropologico, in parte frutto del secolarismo che ha provocato un’ingiustificata emarginazione di Dio, tanto nella sfera pubblica che in quella privata delle persone, comportando così un forte disorientamento dell’identità personale, per cui l’uomo moderno diventa spesso incapace di giustificare se stesso e l’orientamento della propria esistenza”. Anche “le Chiese cattoliche orientali si sentono confrontate a questi problemi e, dopo la vitalità dimostrata all’indomani della libertà ritrovata, circa due decenni fa, si sentono interpellate da questi fenomeni globali specie perché toccano molti dei loro fedeli immigrati ponendo così alle loro rispettive Chiese, questioni pastorali inedite che necessitano soluzioni adeguate ed originali”. L’incontro 2012 si svolgerà a Zagabria dall’8 al 11 novembre, in occasione del quarto centenario dell’unione della Chiesa cattolica di rito bizantino croata con Roma, su invito di mons. Nikola Kekić, vescovo di Križevci. (R.P.)







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