Appello da Mindanao alla comunità internazionale: fare luce sull’omicidio di padre
Tentorio
Per avere giustizia e verità sul caso dell’omicidio di padre Fausto Tentorio, il missionario
del Pime, ucciso ad Arakan, sull’isola di Mindanao, nelle Filippine, il 17 ottobre
scorso, urge “maggiore pressione della comunità internazionale sul governo di Manila”:
è quanto chiede il Forum “Giustizia per padre Pops”, come lo chiamava la gente del
luogo; Forum che accoglie oltre 50 fra organizzazioni della società civile e congregazioni
religiose di Mindanao. In un colloquio con l’agenzia Fides, suor Julita Encarnation,
una delle coordinatrici del Forum, spiega che “la società civile è in fermento e non
intende abbassare la guardia. Il ministro per la Giustizia ha disposto nuove indagini
sui fatti, ma l’atmosfera che viviamo qui non sembra favorevole a far emergere la
verità. Non vogliamo che il caso venga insabbiato e il delitto resti impunito: per
questo occorre che la comunità internazionale tenga alta la pressione sul governo
di Benigno Aquino”. Il Forum riferisce all'agenzia Fides che ad Arakan, altre 130
famiglie tribali sono state costrette a lasciare i loro villaggi, data la forte militarizzazione
dell’area, disposta dal governo come mezzo per contrastare il movimento insurrezionalista
dei ribelli comunisti. Il Forum lancerà un’altra grande manifestazione pubblica, con
una Santa Messa, una Marcia commemorativa e incontri di piazza in diverse città di
Mindanao, nei tre giorni dal 26 al 29 novembre. “Sarà una missione di solidarietà
– spiega la religiosa – che intende tenere alta l’attenzione sul caso di padre Pops,
perché non venga dimenticato”. Il movimento ha ricevuto messaggi di sostegno da Canada,
Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Hong Kong, Italia, Vaticano,
e auspica che “tali messaggi si concretizzino in pressioni sul governo filippino”.
(R.G.)