Messico: nella città di Oaxaca ogni anno muoiono 1500 bambini tra zero e 14 anni
Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le principali cause
di morte infantile sono dovute ogni anno ad infezioni e incidenti. La prima causa
tra i bambini compresi nella fascia di età che va dai 5 ai 14 anni, denominata dall’Oms
mortalità scolastica, è costituita dagli incidenti stradali. Mentre la morte dei bambini
tra 1 e 5 anni è definita morte prescolastica. I bambini da uno a quattro muoiono
prevalentemente per malattie infettive intestinali. Nella città di Oaxaca nel 2011
sono morti 1500 minori tra 0 e 14 anni, qui come nel resto del paese, le malattie
infettive intestinali sono tra le prime 20 cause di mortalità generale e colpiscono
principalmente i neonati, i bambini in età prescolastica, pazienti con immunodepressione
da cancro o Hiv, e persone con basse difese immunitarie. Il gruppo più vulnerabile
è quello che comprende bambini piccoli e anziani che si ammalano per motivi organici
e psicologici, ma principalmente a causa dei batteri, virus o parassiti che penetrano
nell’organismo attraverso alimenti e acqua inquinata. Tra le altre cause di morte,
secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica e Demografia del Messico,
c’è la setticemia, una tra le prime cause tra la popolazione in età scolare di Oaxaca,
soprattutto tra le bambine. Nella città messicana si registra il secondo tasso di
mortalità infantile più elevato del Paese, con 17.3 morti ogni mille bambini nati
vivi, superata solo dalla città di Guerrero, dove muoiono una media di 19.3 bambini
ogni mille nati vivi. Ancora, il tasso di mortalità infantile, 16 ogni mille nati
vivi, è simile a quello dei paesi africani, asiatici e americani: Zimbawe 59, Kenya
65, Sudan 64, Tanzania 64, Cambogia 62, Tajikistan 56, Haiti 63. (R.P.)