Usa: no dei vescovi del Wisconsin alla nuova legge che permette di portare armi in
chiesa
I vescovi del Wisconsin esortano i fedeli a non portare con sé armi in chiesa come
segno di rispetto per un luogo sacro, nonostante una nuova legge nello Stato lo permetta.
In una dichiarazione diffusa alla vigilia dell’entrata in vigore del provvedimento
e ripresa dall’agenzia Cns, i presuli ricordano che se la libertà personale, compresa
quella di portare armi, è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione
americana “la vera libertà non è la licenza di fare quello che si vuole. Piuttosto
- sottolineano - è la possibilità di fare ciò che è moralmente dovuto per costruire
una società giusta e per glorificare Dio, artefice di tutte le libertà e fonte della
dignità umana ". Essa va quindi “usata in modo responsabile” e “con il dovuto rispetto
per gli altri”. Il documento invita inoltre i fedeli a riflettere sugli insegnamenti
della Chiesa sulla non-violenza: “Anche se la Chiesa ha sempre sostenuto il diritto
all’autodifesa – si legge - sono da preferire i mezzi pacifici di risoluzione dei
conflitti, siano essi tra individui o tra nazioni”. I presuli esortano quindi i parroci
a prendere in considerazione questi elementi prima di decidere se permettere ai propri
fedeli di entrare armati. Attualmente negli Stati Uniti, dove non esiste una normativa
federale in materia, solo in alcuni Stati, tra cui la Georgia, l’Arkansas il Mississipi
e il Nord Dakota è vietato di accedere ai luoghi di culto armati e solo l’Illinois
vieta espressamente di portare armi in tutti i luoghi pubblci. (L.Z.)