Portogallo: domani al via la “Settimana dei seminari”
“Formare pastori consacrati totalmente a Dio ed al suo popolo”: con questo tema si
apre domani, in Portogallo, la “Settimana dei seminari 2011”. Per l’occasione, la
Conferenza episcopale locale ha preparato un dossier di informazioni ed approfondimenti,
volto soprattutto a far comprendere cosa significhi essere sacerdoti oggi. “Formare
pastori – scrive nell’introduzione al dossier mons. Antonio Francisco dos Santos,
presidente dalla Commissione episcopale per le vocazioni e i ministeri (Cevm) – implica
una comprensione profonda del fatto che la formazione non si limita alla dimensione
pastorale propriamente detta, ma si apre e si allarga alla formazione umana, spirituale
ed intellettuale”. Tale formazione, continua il presule, si sviluppa attraverso “un
lungo cammino che inizia presto e non termina con l’ordinazione presbiteriale” e che
include “l’adesione del cuore e della mente ai criteri del Vangelo, insieme alla configurazione
del pensiero e della vita alla sequela di Cristo, Buon Pastore”. In questo senso,
sottolinea il vescovo portoghese, il tema scelto per la Settimana “è un appello all’assoluto,
al definitivo, al permanente; è il fascino di venir attratti dalla bellezza e dalla
tenerezza dell’amore di Dio per il suo popolo”. Di qui, l’invito lanciato dalla Chiesa
del Portogallo affinché la Settimana dei seminari ribadisca “la complementarietà tra
le famiglie, le comunità, i sacerdoti ed i seminaristi”. Poi, il dossier informativo
fornisce quattro proposte di riflessione sul tema della formazione al sacerdozio:
al primo posto, c’è l’importanza di “essere e vivere da pastori”; segue “la carità
pastorale, intesa come esigenza e valore primario del pastore e, quindi, obiettivo
assoluto ed ultimo della sua formazione”. Al terzo posto, si suggeriscono i comportamenti
e i sentimenti che definiscono la carità pastorale, ovvero “la conformazione alla
volontà del Padre”, “la compassione e la misericordia per gli oppressi”, “la cura
amorevole e l’impegno per il proprio gregge di fedeli”, “il servizio come dono totale
di se stessi nell’umiltà e nell’amore”. Infine, la Chiesa portoghese raccomanda ai
seminaristi di “assimilare la sensibilità del Buon Pastore a quella di Dio e dei fratelli”.
(I.P.)