Mons. Betori: grazie della vicinanza del Papa e della gente
''Direi che, purtroppo,
l'instabilita' delle persone e' una caratteristica della nostra societa', per cui
anche una istituzione come la Chiesa si ritrova al centro di tensioni''. E'
quanto ha detto alla Radio Vaticana, monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo idi Firenze
commentando l'aggressione di sabato sera al rientro in vescovado. ''Non vorrei
sottolineare l'episodio quanto, piuttosto, dire la mia comprensione verso questa
persona, che sicuramente sta soffrendo per poter arrivare ad un gesto di questo genere''.
''E quindi rinnovo - ha detto ancora Betori - il mio atteggiamento di misericordia
e di perdono che dev'essere quello di ogni vescovo verso tutti i suoi fedeli, anche
- anzi soprattutto - verso quelli piu' provati dalla vita''. Mons. Betori definisce
"molto consolante, la vicinanza e l'affetto di tanta gente, a cominciare dal Santo
Padre che si e' fatto vicino attraverso il suo segretario particolare. E poi tanti
vescovi, ricordo in particolare il cardinale Bagnasco e il cardinale Ruini, i miei
preti, la gente che mi ferma per la strada". L'arcivescovo di Firenze si dice inoltre
"lieto di rassicurare tutti" sulle condizioni del suo segretario. "Don Paolo - conferma
- e' stato operato ieri sera e sono state messe a posto le sue ferite. L'ho trovato
molto, molto sereno, molto tranquillo".