2011-11-05 18:06:06

I vescovi Usa: non siano aboliti i finanziamenti governativi alla Commissione sulla libertà religiosa


“Un messaggio confuso al mondo”: è quanto si sottolinea dall’episcopato degli Stati Uniti in merito alla possibilità che la Commissione sulla libertà religiosa del Governo possa cessare le attività a partire dal prossimo 18 novembre. Questo potrebbe verificarsi qualora il Senato di Washington non procedesse a rinnovare il finanziamento dell’organismo indipendente che annualmente pubblica un dettagliato rapporto sulle condizioni di discriminazione delle comunità religiose nel mondo. Sul futuro della United States Commission on International Religious Freedom (Uscirf) pesa, infatti, l’incognita di un emendamento presentato da un senatore che si oppone al proseguimento del mandato dei membri dell’organismo, la cui scadenza è prevista appunto a novembre. In una lettera-appello, firmata del presidente della Commissione per la Giustizia internazionale e la pace, mons. Howard James Hubbard, si sottolinea che “la missione della Commissione è oggi più che mai importante”. L’abolizione di questo organismo, puntualizza la missiva citata dall’Osservatore Romano, “significherebbe mandare un segnale confuso al resto del mondo e forze oppressive potrebbero arrivare a credere che gli Stati Uniti non sono impegnati per la tutela della libertà religiosa”. La lettera ricorda che la Chiesa cattolica ha da tempo sollevato preoccupazioni sulla situazione della libertà religiosa in diversi Paesi e che la Conferenza episcopale ha contribuito al processo che ha portato alla creazione della Commissione. Mons. Hubbard cita in particolare le violenze contro i cristiani e gli attacchi alle chiese in Egitto, Eritrea e Iraq, che pongono la necessità, scrive, “di porre maggiore e non minore attenzione alla questione della libertà religiosa”. La l’Usccb esorta quindi all’approvazione della legge per il rifinanziamento dell’organismo, “temendo che uno strumento di fondamentale importanza vada perduto". L’Uscirf è stata istituita nell’ambito dell’International Religious Freedom Act (Irfa) adottato dal Congresso e firmato dall’allora presidente, Bill Clinton, nel 1998 (Irfa). Oltre a proclamare che il rispetto della libertà religiosa ovunque nel mondo costituisce uno degli obbiettivi della politica estera americana, prevede anche la creazione di una serie di organismi che hanno lo scopo di monitorare il rispetto di tale libertà nei vari ordinamenti. (A cura di Lisa Zengarini)







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