Costa d’Avorio: ancora attacchi delle bande armate. La Chiesa invoca il disarmo
Sale la tensione in Costa d’Avorio, dove negli ultimi giorni, stando a quanto riportato
dall’agenzia Fides, almeno quattro persone sono rimaste vittime di violenze. Da qualche
tempo, infatti, nei villaggi al confine con la Liberia è tornato un clima d’insicurezza
causato dall’imperversare di bande armate che si sono create negli anni della guerra
civile, da cui il Paese è appena uscito. Sulla questione è intervenuto il vescovo
di Man, diocesi nell’ovest, mons. Gaspard Béby Gnéba: “Il problema è che non è ancora
iniziato il programma di disarmo e di recupero delle armi che sono nelle mani degli
ex combattenti – ha detto – a questo si aggiunge il sentito problema della disoccupazione,
specie giovanile, avvertito dalla popolazione”. A questo proposito il presule ricorda
che la Costa d’Avorio è il primo produttore al mondo di cacao e cita l’iniziativa
intrapresa dal governo di ripristinare un’autorità pubblica che ne regolamenti la
produzione e ne stabilisca il prezzo, in modo che si riprenda il lavoro nelle piantagioni
abbandonate durante il conflitto: secondo il vescovo ciò sarà molto di aiuto agli
agricoltori, che costituiscono la maggior parte della popolazione. (R.B.)