2011-11-04 14:09:07

India: i vescovi del Karnataka chiedono giustizia per 150 giovani cristiani


Una delegazione guidata dall’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Blasius Moras, ha reiterato al Primo ministro dello Stato del Karnataka, in India, la richiesta di chiudere i dossier di accusa aperti riguardanti 150 giovani cristiani. L’arcivescovo e il presidente del Forum dei cristiani uniti del Karnataka hanno chiesto che vengano chiusi quei casi. I giovani sotto inchiesta - precisano - sono innocenti e sottoposti ad investigazioni e limitazione della loro libertà personale. Il primo ministro aveva già promesso all’arcivescovo Moras e al vescovo di Mangalore che avrebbe chiuso, prima possibile, i dossier contro i giovani. Ma al momento continua l’impasse. Le autorità locali hanno anche precisato che il ritiro delle denunce richiede tempo perché i verbali di polizia devono essere verificati dal procuratore. In Karnataka, intanto, la situazione della comunità cristiana è sempre più grave. Prosegue, in particolare, la persecuzione da parte di fondamentalisti indù. Secondo fonti locali, in molti casi sarebbe stata riscontrata anche la complicità della polizia. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians, ha dichiarato all'agenzia AsiaNews che la giustizia per le vittime dell’ondata di violenza contro i cristiani è lenta e inefficace. Sono almeno 37 i casi di aggressione registrati dall’inizio dell’anno. (A.L.)







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