Consiglio Speciale per l'America: riunione della Segreteria Generale del Sinodo dei
Vescovi
Si sono svolti in Vaticano, il 27 e 28 ottobre scorsi, i lavori della sedicesima riunione
del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.
Al centro dell’incontro – riferisce un comunicato - il dialogo interreligioso, la
nuova evangelizzazione e la situazione sociale ed ecclesiale nei diversi Paesi del
Continente. Per introdurre alla discussione il segretario generale del Sinodo dei
Vescovi, mons. Nikola Eterović, si è riferito al tema del dialogo interreligioso,
al quale l’Esortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in America dedica una notevole
attenzione. A questo proposito, prendendo spunto dall’incontro di Assisi, il presule
ha segnalato la necessità e l’importanza del dialogo della Chiesa cattolica con altre
Chiese e Comunità ecclesiali, così come con gli ebrei, con i musulmani e con rappresentanti
di altre religioni non cristiane.
Nella successiva discussione sono apparsi
molti segni positivi ma anche altri che destano preoccupazione, sia dal punto di vista
della vita della Chiesa sia dal punto di vista sociale. Proprio nell’ambito del dialogo
ecumenico e interreligioso è stata rilevata in certi casi un’interferenza dello Stato,
che da una parte si autoproclama laico ma d’altra mantiene nella pratica una linea
di condotta orientata a considerare la Chiesa cattolica come una tra le tante denominazioni
religiose, ignorando in questo modo la sua vera natura e il ruolo storico indiscutibile
che essa ha avuto nella prima evangelizzazione del Continente, come pure nella formazione
dell’identità delle singole Nazioni. Denunciato pure il tentativo di vedere la religione
come uno strumento a servizio della vita politica.
Nell’ambito sociale poi
– riferisce il comunicato - diversi segni di preoccupazione, come il diffondersi della
povertà, della violenza, dei valori contrari al rispetto della vita umana dal concepimento
fino alla morte naturale, sono stati considerati quali risultati dell’influsso negativo
del processo di secolarizzazione che si sta estendendo dal Nord al Sud. È stata poi
segnalata la difficile situazione sociale di Haiti, conseguenza del terremoto, che
si protrae nel tempo aggravata dalle malattie e da una situazione sociale di forte
disagio per la popolazione locale. Si spera che la solidarietà manifestata concretamente
da governi e istituzioni internazionali e da organismi ecclesiali produca migliori
frutti in collaborazione con gli enti locali fossero.
A questa realtà specifica
e geograficamente delimitata, si aggiunge anche nel contesto sociale, un altro fenomeno
di vaste proporzione che coinvolge tutto il Continente: il movimento migratorio, che
rappresenta oggi una delle sfide più pressanti per la nuova evangelizzazione. In questo
campo, la Chiesa è impegnata nella promozione di programmi sociali e di assistenza
religiosa agli immigrati, allo scopo di aiutare l’integrazione culturale e la pace
sociale.
Nel campo ecclesiale, motivo di consolazione è l’aumento delle vocazioni
al sacerdozio, anche se assai diversificato sia nei Paesi sia nelle diocesi. Si verifica
un aumento delle vocazioni maschili al sacerdozio e alla vita consacrata, mentre la
vita religiosa femminile cresce più moderatamente e in alcuni ambienti diminuisce.
In genere si constata una buona disposizione all’accoglienza della fede da parte
delle nuove generazioni, che abbisognano di una solida formazione umana e cristiana.
La prossima riunione del Consiglio Speciale per l’America della Segreteria Generale
del Sinodo dei Vescovi si terrà dal 20 al 21 novembre 2012.