2011-11-04 14:10:10

Alluvioni nel Centro America: emergenza ancora alta


La situazione in Centro America continua ad essere molto grave. Anche se le piogge si sono placate rispetto alla furia delle scorse settimane, persistono comunque condizioni difficili. In El Salvador, dove operano i volontari di Fundipro, controparte locale dell’associazione I Sant’Innocenti, molti degli sfollati sono stati accolti in centri allestiti all’interno di scuole e strutture statali che ospitano centinaia di persone accampate. “Le città – raccontano i volontari - sono devastate dal fango, alcuni villaggi sono completamente isolati dall’acqua e della terra da essa portata”. Serve di tutto: cibo, medicine, vestiti. Molte famiglie sono disperate. “L’acqua – proseguono i volontari - ha spazzato via quel poco che avevano e dovranno ricominciare tutto dall’inizio; spesso si cerca di portare un po’ di speranza a chi si è visto togliere tutto”. Le piogge intense di questi giorni hanno colpito oltre 150.000 persone, 50.000 delle quali costrette ad abbandonare le proprie case, danneggiando anche circa 19.000 abitazioni. Inondazioni – rende noto il Sir - che oltre ad aggravare la situazione di povertà in cui versano molti salvadoregni, hanno anche causato la perdita del 70% della produzione agricola nella zona del “Bajo Lempa”, nell’est del Salvador. Nel centro per sfollati allestito presso la scuola “Walter Soundy” continuano quotidianamente ad arrivare nuove persone, tra cui molti bambini. I volontari di Fundipro promuovono in questi giorni varie iniziative rivolte, soprattutto, ai bambini: “Cerchiamo di raccontare loro, inscenando qualche situazione divertente, l’importanza dell’igiene personale, soprattutto delle mani, prima dei pasti. I bambini sembrano divertirsi, speriamo che continuino a seguire queste semplici norme anche quando non siamo con loro, perché il rischio di epidemie è ora, come si può immaginare, molto alto”. I volontari continuano anche ad occuparsi nella distribuzione di generi alimentari, medicine e vestiti in una zona nell’estrema periferia della capitale nella provincia della città di Sonsonate, rimasta isolata per quasi una settimana. “Per raggiungerla – concludono i volontari - abbiamo dovuto letteralmente superare fiumi di fango”. (A.L.)







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