Stati Uniti. Il cardinale Wuerl: i giovani sono sempre più aperti al messaggio del
Vangelo
“La nuova evangelizzazione non è un programma, è un modo di pensare, vedere e agire,
una lente attraverso la quale possiamo vedere le opportunità che ci vengono offerte
per annunciare di nuovo il Vangelo e che ci permette anche di riconoscere che lo Spirito
Santo continua ad operare nella Chiesa”. È quanto ha affermato il cardinale arcivescovo
di Washington Donald Wuerl intervenendo nei giorni scorsi a un convegno di insegnanti
di religione delle scuole superiori cattoliche. Il porporato, da poco nominato dal
Santo Padre relatore generale al Sinodo del Vescovi sulla Nuova evangelizzazione,
in programma nel 2012, ha sottolineato quanto sia importante saper trasmettere un
messaggio fiducioso che incoraggi “l’incontro con Cristo e che inviti alla fede e
ad un altro modo di vivere”. In questo senso il ruolo degli insegnanti di religione
è fondamentale: “Voi - ha detto - siete in prima linea nella nuova evangelizzazione,
un impegno che ricorda da vicino l’opera della Chiesa primitiva e dei primi discepoli”.
L’arcivescovo di Washington ha ammesso le difficoltà tante volte segnalate da Benedetto
XVI che ostacolano questo incontro: il secolarismo, il materialismo e l’individualismo;
ma ha evidenziato come sempre più giovani siano aperti al messaggio evangelico. “Come
i primi missionari che dovettero percorrere enormi distanze per annunciare la Buona
Novella - ha aggiunto - anche noi missionari della nuova evangelizzazione dobbiamo
superare distanze ideologiche che sono altrettanto immense, già a partire dalle nostre
famiglie e dai nostri vicini”. Concetti che – riferisce l’agenzia Cns - il porporato
ha approfondito il giorno successivo durante una messa celebrata per la Giornata catechetica
diocesana. Rivolgendosi ai 900 catechisti ed educatori cattolici presenti, il cardinale
Wuerl ha sottolineato che “una delle sfide del nostro ministero è di aiutare le persone
che ci sono affidate a capire che è nella Chiesa che incontrano Cristo attraverso
la sua Parola e i Sacramenti”. In un mondo che ha “scarsa familiarità con la saggezza
di Dio”, ha concluso il porporato, la nuova evangelizzazione “è una nuova occasione
di catechesi nel nostro Paese”. (L.Z.)