2011-11-02 14:18:13

Portogallo: la Chiesa preoccupata per il crescente indebitamento delle famiglie


Il Fondo di Solidarietà sociale (Fss), creato nel 2010 dalla Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha finora aiutato 1290 famiglie, distribuendo oltre 330 mila euro a sostegno delle più gravi situazioni di indebitamento. In una nota riportata dall'agenzia Sir, i 38 rappresentanti delle 11 diocesi portoghesi, riuniti a Fatima, hanno espresso forte preoccupazione per “le difficoltà in cui si trovano molte famiglie che, per far fronte ai debiti accumulati, si vedono pignorata una parte del loro salario, non potendo così accedere ad alcun tipo di sostegno sociale da parte dello Stato”. Il documento richiama l’attenzione, in particolare, sul “consistente indebitamento connesso con il pagamento degli affitti, con le rate dei prestiti bancari, con il saldo delle spese di luce, acqua e gas”, ma anche su quello derivante “dalle urgenze relative alla salute delle persone e dalle necessità legate all’educazione e alla scolarità dei figli”. Nonostante gli aiuti offerti, i responsabili diocesani riferiscono di situazioni molto gravi, che giungono ad essere insuperabili per l’impoverimento provocato dalla crescente disoccupazione, che in settembre è salita al 12,5%, secondo i dati Eurostat: “in tale situazione i giovani sono particolarmente colpiti: oltre alle conseguenze psicologiche, molti di loro devono ritornare a vivere con i genitori, ma le ripercussioni della crisi provocano anche l’isolamento e il maltrattamento di anziani, che non hanno il coraggio di denunciare i soprusi”. La nota evidenzia infine le condizioni di disagio sociale in cui si trovano “gli studenti immigrati dai Paesi di espressione linguistica portoghese rimasti senza mezzi di sussistenza, e le centinaia di connazionali che lavorano in Spagna, ai quali è stato negato il diritto di ricorrere al sussidio di disoccupazione”. (R.P.)







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