'Nel recarci
ai cimiteri a pregare con affetto e con amore per i nostri defunti, siamo invitati,
ancora una volta, a rinnovare con coraggio e con forza la nostra fede nella vita eterna,
anzi a vivere con questa grande speranza e testimoniarla al mondo: dietro il presente
non c’è il nulla'. E' il passaggio conclusivo della catechesi che Benedetto
XVI ha dedicato alla giornata della 'Commemorazione dei fedeli defunti'. 'Come
cristiani non riusciamo a fermarci di fronte all'assurdo di una vita che deve per
forza interrompersi - spiega il gesuita Massimo Pampaloni. 'L'esperienza
devastante della morte come interruzione di una relazione affettiva ci spinge a credere
che la vita,come l'amore, richieda l'eternità'. 'La Resurrezione di Cristo non
ci promette una sorte di vita 2.0, una sorta di continuazione della vita. Ma, come
spiega il Papa, ci annuncia che c'è un Padre che ci accoglie, ci sono delle mani amorose
che ci attendono'.