2011-10-31 16:39:38

"Sette miliardi, ma con troppe disuguaglianze"


RealAudioMP3 'L'ONU fa benissimo a sfruttare questa occasione per rilanciare, anche a livello politico, un'azione che porti maggiore equità nel mondo, meno squilibri e meno povertà'. Così Antonio Golini, docente emerito di demografia all'Università La Sapienza di Roma, commenta la notizia della nascita a Manila, nelle Filippine, di Danica May Camacho, secondo le Nazioni Unite l'essere umano numero 7 miliardi. 'Dobbiamo fare in modo che tutti i sette miliardi vivano relativamente bene sulla faccia della terra - spiega il demografo - e che non ci siano le gravi disuguaglianze che sussistono tutt'ora'. 'Non ha senso chiedersi se oggi sulla terra siamo pochi o siamo troppi' aggiunge il professore. 'Secondo uno studio americano il globo potrebbe sopportare fino a 40 miliardi di individui. Ma anche se dovessimo un giorno concludere che la popolazione mondiale ha raggiunto una cifra eccessiva, chi dovremmo sacrificare?'. 'L'obiettivo per uno sviluppo demografico mondiale sostenibile' - aggiunge Golini - 'sarebbe quello di due figli per coppia. Ma per realizzarlo in un Paese in crisi demografica come l'Italia è evidente che bisognerebbe assicurare alle coppie la libertà economica e psicologica di avere anche tre o quattro figli. Libertà che oggi non hanno'.







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