Regno Unito: soddisfazione dei vescovi per la legge che permette agli eredi al trono
di sposare cattolici
Le nuove regole sulla successione al trono nel Regno Unito elimineranno “un’ingiusta
discriminazione nei confronti dei cattolici e saranno accolte con favore non soltanto
dai cattolici”. Con queste parole l’arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, presidente
della Conferenza episcopale dell’Inghilterra e del Galles, ha salutato l’accordo
raggiunto venerdì a Perth in Australia dai 16 Paesi membri del Commonwealth per la
riforma delle leggi che hanno finora regolato la successione al trono inglese, tra
cui l’Act of Settlement del 1701. Dopo tre secoli, la nuova legge, infatti, consentirà
all’erede al trono di sposare una persona di fede cattolica e abolirà la precedenza
di un erede maschio sulle sorelle femmine. Anche il cardinale Keith O’Brien, arcivescovo
scozzese di St. Andrews ed Edimburgo, - riferisce l’agenzia Cns - ha dato il benvenuto
all’accordo. “Mi fa piacere notare che il processo di cambiamento, che spero porterà
a un’abrogazione dell’‘Act of Settlement’, è cominciato e non vedo l’ora di studiare
i dettagli delle riforme proposte e le sue implicazioni nel tempo”, ha scritto in
una nota il porporato. Negli ultimi anni ci sono stati ben 11 tentativi di riformare
la normative sulla successione nel Regno Unito, ma essi non sono sinora andati in
porto anche a causa delle difficoltà pratiche di modificare gli ordinamenti di 16
Stati diversi facenti capo al Commonwealth. (L.Z.)