2011-10-31 08:13:19

Congo: ad un mese dal voto i vescovi rinnovano l’appello alla trasparenza e all’unità del Paese


Il prossimo 28 novembre, la Repubblica democratica del Congo sarà chiamata alle urne per le elezioni presidenziali e legislative. Un appuntamento cruciale per il Paese e in vista del quale la Chiesa ha lanciato più volte un appello alla pace. Ora, a poco meno di un mese dalle consultazioni, la Conferenza episcopale locale (Cenco) torna a far sentire la propria voce: “Nei prossimi giorni – si legge sul sito web dei vescovi – ovunque saranno organizzati cortei di militanti; lungo le strade, fioriscono i manifesti dei candidati che gireranno per i quartieri e le città del Paese illustrando i propri progetti sociali e chiedendo la fiducia della popolazione”. Per questo, i presuli auspicano che, durante il periodo elettorale, “tutti i candidati vogliano giocare un ruolo democratico nella trasparenza e nel rispetto di quei principi che governano la democrazia”. Infine, nel suo messaggio la Cenco si augura che “queste elezioni aprano nuove prospettive per un Paese unito, forte, solidale e in cammino verso la prosperità e la felicità dei suoi abitanti”. Da ricordare che la Chiesa cattolica congolese si appresta a schierare 30mila osservatori elettorali per garantire il regolare svolgimento delle consultazioni. E in numerosi appelli lanciati nei mesi scorsi, la Cenco ha indicato i criteri attraverso i quali scegliere i candidati, naturalmente senza dare indicazioni di voto. In particolare, i vescovi hanno sottolineato che il “buon candidato una persona competente, integra, onesta”, con una visione politica che va “al di là delle logiche del clan, della tribù e della provincia”, una persona che “considera il potere politico come un servizio al bene comune”. La Chiesa ha infine chiesto più volte la pace nel Paese, condizione essenziale per uno sviluppo democratico ed economico. (I.P.)







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