CAMERUN. Nella diocesi di Maroua-Mokolo incontri sull'educazione dei bambini
“L’educazione dei nostri giovani ai veri valori è la prima e profonda preoccupazione
che riguarda tutti”: è il monito che mons. Philippe Stevens, vescovo della diocesi
di Maroua-Mokolo, nel Camerun, ha lanciato durante le Giornate diocesane – nelle scorse
settimane – dedicate alla trasmissione dei valori nella famiglia. Per il presule,
riferisce il portale www.leffortcamerounais.info, l’educazione deve essere valorizzata
dalla tradizione africana e la famiglia deve dare importanza ai bambini e ciò perché
i giovani possano aver fiducia verso l’avvenire. Questo, per mons. Stevens, dovrebbe
spingere le nuove generazioni ad impegnarsi per trasformare il contesto in cui vivono.
Alle Giornate diocesane, svoltesi sul tema “Nel nome di Gesù, ti dico: Alzati! Inviati
per condurre i nostri figli verso la vita”, si è discusso anche di collaborazione
tra famiglie e scuole e avvenire economico dei giovani. Mahama L’Taglock, segretario
del servizio per l’educazione cattolica della diocesi di Maroua-Mokolo, ha ricordato
che l’educazione dei bambini comincia nelle tribù, nei villaggi, e sovente è incompleta
poiché molti minori, prima di frequentare la scuola, sono abbandonati a se stessi,
vivono in totale libertà e senza controllo. Mons. Stevens ha affermato che non c’è
che da coltivare la speranza in un futuro migliore per i bambini ed ha esortato i
fedeli della sua diocesi a non scoraggiarsi mai e a raddoppiare gli sforzi per crescere
nell’onestà e nella solidarietà. (T.C.)