2011-10-29 12:46:14

Somalia: l'Unicef vaccina 750 mila bambini denutriti. Nuovi scontri nel Paese


Malnutrizione e malattie infettive sono i maggiori pericoli che rischiano di colpire ancora la Somalia, a cento giorni dalla dichiarazione ufficiale di carestia. La denuncia arriva dall’Unicef, che in un comunicato annuncia le prossime mosse per evitare un’altra ondata di vittime, dopo la siccità dei mesi scorsi. Questa settimana a Mogadiscio l’Unicef e l’Oms hanno organizzato una campagna di vaccinazione contro il morbillo per 750.000 bambini di età compresa tra 6 mesi e 15 anni. I bambini gravemente malnutriti, infatti, hanno 9 volte più probabilità di morire per malattie infettive come morbillo, colera e malaria rispetto agli altri bambini. In tutto il paese, decine di migliaia di bambini sono morti nei mesi scorsi, e altre centinaia muoiono ogni giorno. Qualsiasi ritardo o interruzione nella fornitura di aiuti diventa una questione di vita o di morte”, dichiara Sikander Khan, rappresentante Unicef in Somalia, che aggiunge: esorto tutte le parti in conflitto a soddisfare l’obbligo morale e legale di dare sicurezza e protezione ai bambini e alle donne che già stanno affrontando un disastro”. Combattimenti e insicurezza nell’area di confine hanno portato ad una diminuzione significativa nel numero di cittadini somali che attraversano la frontiera con il Kenya, passati a 100 a settimana tra il 17 e il 23 ottobre, rispetto ai 3.400 delle settimane precedenti. "L’intensificarsi dei combattimenti in tutto il Sud della Somalia sta rendendo ancora più difficile ai nostri partner la distribuzione di aiuti salvavita per i bambini e le loro famiglie" afferma Elhadj As Sy, direttore regionale dell’Unicef per l’Africa orientale e meridionale. “Le piogge di queste settimane porteranno sollievo alle zone colpite dalla siccità in Somalia e nei Paesi limitrofi”, anche se, prosegue As Sy, aumenteranno “anche il rischio di epidemie e gli ostacoli alla distribuzione degli aiuti”. Nonostante la sospensione temporanea di tutte le attività umanitarie nei campi profughi di Dadaab, nel Nord-est del Kenya, a causa del rapimento di due operatori umanitari, l’Unicef è intenzionato a proseguire il proprio impegno per curare i bambini gravemente malnutriti e malati, oltre a fornire acqua potabile, istruzione e protezione attraverso le organizzazioni partner. Dal 20 luglio sono stai curati dall’Unicef quasi 110.000 bambini gravemente malnutriti, mentre a più di 2,6 milioni di persone è stato dato accesso allacqua potabile. Inoltre a più di 1,5 milioni di persone sono state fornite informazioni sulle misure igieniche di base, mentre 8.700 tonnellate di aiuti salvavita sono stati consegnati via aerea, terra o mare nella Somalia meridionale e centrale. (M.R.)







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