Ripartire da Assisi: l’editoriale di padre Federico Lombardi
La Giornata di riflessione e di preghiera per la pace di Assisi continua dunque a
promuovere nel mondo l'incontro di popoli, culture e religioni. Ascoltiamo, in proposito,
il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava
Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
In pellegrinaggio
insieme. In treno, in autobus, alla mensa, nella riflessione. Il Papa sta in mezzo
agli altri, senza solenni paramenti liturgici. Sentiamo ancora una volta il grande
messaggio già lanciato tre volte da Assisi da Giovanni Paolo II insieme ai capi religiosi
del mondo: non si può mai uccidere od odiare nel nome di Dio, perché il suo vero nome
è la sua comune paternità per tutti gli uomini, è l’amore.
Ma all’umanità
in cammino, che per motivi sempre antichi e sempre nuovi non riesce a trovare la pace,
i pellegrini di Assisi questa volta hanno lanciato messaggi che sono risuonati particolarmente
umili e aperti. La pace va cercata insieme da tutti i cercatori della verità, ha detto
il Papa, perché Dio non è una proprietà che appartenga agli aderenti alle religioni,
la cui pratica a volte nasconde anzi il vero Dio. Quel vero Dio che non può essere
invocato dai terroristi, ma non può essere escluso dall’orizzonte dell’uomo senza
disumanizzarlo.
Veramente il carisma di Francesco, che vede e sente
con semplicità la presenza di Dio in tutte le sue creature, continua ad attrarre verso
Assisi tutte le persone dalla mente e dal cuore aperto, e aiuta ad abbracciare le
diverse identità in un cammino comune di dialogo, di fraternità, di gioia.
“L’incontro
delle nostre diversità, qui ad Assisi - concludeva la non credente Julia Kristeva
- testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile”. Giusto: non
la distruzione, ma la pace. E questa non è solo un’ipotesi, ma un impegno comune,
ripartendo ancora una volta da Assisi.