2011-10-29 13:50:43

Appello Onu alla Siria: stop alle violenze. 40 morti nelle manifestazioni anti-regime


Forte appello dell’Onu alle autorità siriane dopo le manifestazioni anti-regime di ieri, nel corso delle quali hanno perso la vita almeno 40 civili. In un messaggio il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, invita Damasco ad interrompere le violenze e ad attuare riforme profonde. Intanto, la Lega Araba, che mercoledì scorso ha incontrato il presidente Bashar al Assad, domani in Qatar incontrerà di nuovo i vertici di Damasco. Nessuna presa di posizione per ora dal resto della comunità internazionale. Giancarlo La Vella ne ha parlato con Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trieste:RealAudioMP3

R. – Mentre per la sponda nordafricana vi è stato sicuramente un concerto nel quale anche la Cina e la Russia, all’interno delle Nazioni Unite, hanno lasciato intervenire la Nato, questo non è accaduto per la Siria. Quindi non esiste a tutt’oggi ancora un vero accordo su che cosa fare internazionalmente, né all’interno dell’Europa, né tra Europa e Stati Uniti, né all’interno delle Nazioni Unite, né all’interno della Nato. Questo è motivo anche della terribile posizione di stallo di quel Paese.

D. – Si sta muovendo, invece, a livello diplomatico la Lega Araba: è come se il mondo occidentale avesse in qualche modo delegato il compito di risolvere una questione che sta diventando spinosa …

R. – E’ quasi impossibile per la Lega Araba, senza le organizzazioni che abbiamo citato prima, risolvere una questione così complessa come quella della Siria. Credo che la delega alla Lega Araba sia un tentativo di prendere tempo da parte delle organizzazioni internazionali, soprattutto occidentali; ma i nodi arriveranno inesorabilmente al pettine e non saranno neanche i lodevoli sforzi della Lega Araba capaci di risolvere un problema così grande che praticamente muove tutti gli equilibri del Medio Oriente.

D. – Proprio su questo aspetto, in che modo la crisi siriana può influire sula questione israelo-palestinese?

R. – Credo che vi sia una duplice posizione. Da un lato, aver smosso gli equilibri bloccati dell’area con la vicenda siriana, può paradossalmente favorire la soluzione del problema palestinese. Dall’altro lato, invece, questo macigno della Siria che ha gravato per decenni su tutto il problema del Medio Oriente affacciato sul Mediterraneo e, soprattutto, sulle vicende inerenti Israele e Libano, potrebbe – se non risolto bene – diventare invece una miccia esplosiva che potrebbe veramente compromettere anche quel po’ di equilibrio tra guerra e pace che si è avuto in Medio Oriente fino ad oggi. (gf)







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