2011-10-28 14:49:26

Nuovo venerdì di protesta in Siria: almeno 16 morti


In Siria nuova giornata di repressione delle proteste antigovernative. Attivisti riferiscono che le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 16 persone in diverse località del Paese. I manifestanti hanno indetto l’ennesimo venerdì di protesta per chiedere il sostegno del mondo arabo in vista dell'istituzione del divieto dello spazio aereo siriano in modo da limitare le operazioni militari di Damasco contro i civili.

Libia: la Nato conferma la fine della sua missione
La missione Nato in Libia terminerà il prossimo 31 ottobre. Lo ha deciso l’Alleanza Atlantica riunitasi oggi a Bruxelles, all’indomani della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che prevede anche la cessazione della 'no-fly zone' nello spazio aereo libico. Intanto, sul terreno, il Consiglio di Transizione ritiene che il secondogenito di Gheddafi, Saif al islam, si sia spostato in Niger e che starebbe cercando di trattare per consegnarsi alla Corte Penale Internazionale con il sostegno del Mali e del Sudafrica.

Scontri in Somalia
Proseguono gli scontri nel sud della Somalia tra le truppe del Kenya e i miliziani locali di Al Shabaab legati ad al Qaeda. Si contano almeno 9 vittime tra i ribelli che avrebbero opposto forte resistenza all’avanzata dei soldati di Nairobi. Ieri l’appello ad attaccare sul suolo keniano, lanciato da un leader della guerriglia.

Duplice attentato in Iraq
In Iraq è di almeno 32 morti il bilancio delle vittime di un duplice attentato avvenuto ieri a Baghdad. Si tratta dell’episodio più sanguinoso dalla metà di agosto. Due le bombe esplose nella zona nordorientale della capitale irachena: la prima nei pressi di un posto di blocco della polizia, la seconda è deflagrata quando sono arrivati i soccorsi.

Terremoto in Turchia: estratte altre persone vive dalle macerie
Si aggrava il bilancio delle vittime per il terremoto che domenica scorsa ha devastato la Turchia Sud - Orientale. Le autorità locali parlano di almeno 570 morti, mentre continuano le ricerche di eventuali superstiti. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

E’ il forte freddo il nemico principale di queste ore. Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta, nonostante la neve e le basse temperature, nel tentativo di estrarre dalle macerie persone ancora in vita. Sono 187 i salvataggi fino ad ora. L’ultimo è avvenuto ieri sera. Si tratta di un ragazzo che ha trascorso 5 lunghi giorni sotto i resti del palazzo dove abitava: “ho fame” ha detto ai suoi soccorritori, che lo hanno portato immediatamente nell’ospedale da campo più vicino. I media locali dicono che è in buone condizioni di salute, sebbene sia ferito. La notizia di oggi, però, è anche il nuovo bilancio fornito dall’agenzia della protezione civile, che riferisce di 570 morti e di 2 mila e 555 feriti. Ancora imprecisato il numero di senzatetto, anche se si parla di oltre 3.000 abitazioni inagibili. Tra la disperazione della popolazione e le polemiche per la distribuzione delle tende, sono arrivati aiuti da parte di Paesi notoriamente poco in sintonia con la Turchia, come Israele e Armenia. L’Italia stamattina ha fatto sapere di essere pronta all’invio immediato di beni di prima necessità.

Alluvioni in Thailandia
Popolazione in fuga da Bangkok, la capitale della Thailandia, nel timore di un’alluvione ormai imminente. Molti dei 12 milioni di abitanti, raccogliendo l’invito del Governo, in queste ore hanno lasciato le proprie case per mettersi al riparo in luoghi più sicuri. Da giorni la città è sotto la minaccia di questo evento che ha già provocato oltre 370 vittime. L'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) prevede forti precipitazioni e venti sulle coste orientali a partire da oggi. Secondo le autorità locali, l’emergenza potrebbe prolungarsi per tutto il mese di novembre. Oltre ai danni per l’agricoltura, la crisi costerà al Paese oltre mezzo milione di turisti in meno.

Cina
La Cina ha chiesto chiarimenti tecnici all’Europa prima di decidere di investire nel fondo salva Stati, che ieri i vertici europei hanno deciso di rafforzare. Intanto, tiene banco il taglio del debito greco. Il premier ellenico Papandreu ha detto che la manovra non intaccherà la liquidità, le pensioni o la sovranità del Paese. Tuttavia, oggi a Salonicco migliaia di manifestanti hanno protestato contro le misure di austerità decise dal governo bloccando il percorso della parata militare in corso in città. Il presidente Papoulias è stato costretto ad abbandonare il corteo.

Afghanistan
In Afganistan attacco dei talebani contro una base Nato sotto comando Usa a Kandahar, che ospita un Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt). Il bilancio dello scontro, avvenuto ieri, è di un civile afghano morto e otto feriti, di cui cinque membri dell'Isaf.

Pakistan
Gli Stati Uniti hanno accusato il Pakistan di consentire il lancio di razzi da parte dei talebani sulle truppe americane che si trovano oltre il confine con l'Afghanistan. Per il portavoce dell’esercito pachistano sono accuse prive di fondamento. Intanto, nelle ultime 24 ore, due attacchi di aerei senza pilota americani nel Pakistan nordoccidentale hanno causato la morte di 10 militanti islamici. E proprio oggi ad Islamabad è in programma una manifestazione di protesta contro i raid Usa.

Brasile-diritti umani
In Brasile via libera del Senato alla creazione di una 'Commissione della Verità' per indagare sulle violazioni dei diritti umani commesse durante la dittatura militare brasiliana (1964-1985). Il progetto è stato approvato ieri in forma simbolica e dovrà ora essere sanzionato dalla presidente Dilma Rousseff.

Brasile-narcotraffico
Operazione contro il narcotraffico in sette Stati brasiliani. In manette 36 persone, tra le quali due imprenditori di San Paolo. Tutti sono accusati di far parte di un gruppo di trafficanti di droga in contatto con organizzazioni criminali di altri Paesi, tra cui la Sacra corona unita che opera in Puglia.

Premio Sakharov
Sono cinque attivisti della primavera araba i vincitori del Premio Sakharov 2011, assegnato dal Parlamento europeo per la difesa dei diritti umani. Il 14 dicembre, giorno della consegna dei premi, una sedia resterà vuota, perché il primo dei premiati è il tunisino Mohamed Bouazizi, l'uomo che il 18 dicembre 2010 s’immolò nel fuoco dando il via alla rivolta che sta cambiando il mondo arabo. Gli altri sono la blogger egiziana Asmaa Mahfouz, l’ex ‘prigioniero di coscienza’ libico al-Sanus, il vignettista siriano Ali Farzat e l'avvocatessa e blogger siriana Razan Zaitouneh. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata e Giovanni Cossu)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 301







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