Il vescovo della Spezia tra gli alluvionati: c'è tanta sofferenza ma anche grande
coraggio
In Italia è salito a 7 il numero delle vittime provocate dall’alluvione che martedì
scorso ha colpito Toscana e Liguria. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato
di emergenza e stanziato 65 milioni di euro per i primi interventi. Prosegue, intanto,
la ricerca dei dispersi. In molte zone delle Cinque Terre mancano acqua, gas, luce
e il comune più colpito è quello di Monterosso, dove si è recato in visita il vescovo
di La Spezia – Sarzana – Brugnato, mons. Francesco Moraglia. Ascoltiamo il
presule intervistato da Amedeo Lomonaco:
R. - Sono
andato a Monterosso e nella parte centrale non si riconosce il Paese… L’idea che si
ha è quella di un terremoto. C’è una grande sofferenza ma c’è anche un grande coraggio.
Ed emerge - direi - il meglio dell’uomo in queste circostanze: in questa situazione
ci sono persone che si aiutano reciprocamente e che vogliono farcela insieme; persone
che malgrado abbiano perso tutto incoraggiano altre persone che, magari psicologicamente
più fragili, sono nella loro stessa situazione…
D. - Eccellenza, sta
incontrando le comunità colpite da questa gravissima emergenza. Ha incontrato anche
sacerdoti e parroci, che condividono questi momenti drammatici con la popolazione…
R.
- Ho chiesto ai parroci di essere soprattutto in mezzo alla loro gente e ho chiesto
ai seminaristi di essere presenti, perché sono dislocati nelle zone più colpite della
diocesi. Spero che oltre ad aiutare, imparino a loro volta.
D. - La
macchina dei soccorsi si è subito messa in moto. Sono previste anche iniziative di
solidarietà da parte della Chiesa e della Caritas...
R. - Nelle prossime
due domeniche, la diocesi devolverà le raccolte nelle parrocchie alle comunità e alla
gente in disagio. Il cardinale Bagnasco mi ha detto che tutte le diocesi liguri destineranno
la raccolta di domenica 6 novembre proprio alle necessità più urgenti. La Caritas,
poi, provvede con i suoi mezzi e le sue strutture ad andare incontro alla popolazione,
soprattutto nei luoghi dove ci sono gli anziani e persone non autosufficienti. Si
rendono presenti, con le loro strutture, in tempi brevi di intervento. (mg)
Il
vescovo di Savona-Noli, mons. Vittorio Lupi, incaricato regionale per la pastorale
della carità, ha contattato tutti i presuli della Liguria per concordare azioni a
sostegno delle comunità colpite. Anche la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli si è
attivata. La Caritas italiana, esprimendo vicinanza nella preghiera, si è resa disponibile
ad intervenire per sostenere le azioni delle Chiese locali e ha aperto una colletta.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito: www.caritasitaliana.it