Il presidente dello Ior, Gotti Tedeschi: ridare senso all’agire economico per uscire
dalla crisi
La finanza è uno strumento al servizio dell’uomo, che non può mai avere un’autonomia
morale. E’ quanto affermato dal presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi,
intervenuto - ieri - al Seminario “Persona, governance, mercato”, presso la
Pontificia Università Lateranense. Intervistato da Alessandro Gisotti, il prof.
Gotti Tedeschi si sofferma sul contributo che la Dottrina sociale della Chiesa può
offrire in questo periodo contrassegnato da una profonda crisi economica:
R. - Nella
seconda metà dell’Ottocento la Chiesa veniva attaccata, perché - secondo i detrattori
- "non si occupava di giustizia sociale", e la Dottrina sociale della Chiesa propose
quella che Luigi Einaudi definì la “terza via”, quindi tra capitalismo e socialismo.
Luigi Einaudi disse: “La Dottrina sociale della Chiesa potrebbe essere la vera grande
soluzione, che coniuga le esigenze di libertà di mercato e quelle di sussidiarietà".
Perché non è mai stata applicata come noi vorremmo la Dottrina sociale della Chiesa?
Perché è evidente che non basta il senso di responsabilità: alle cose bisogna credere
e per credere alle cose e quindi a quella che è l’etica del convincimento, bisogna
saper ascoltare e voler ascoltare il magistero della Chiesa. Se noi non accettiamo
il magistero e l’insegnamento del Papa, noi non possiamo applicare la Dottrina sociale
della Chiesa, perché questa si fonda su delle leggi naturali che noi riconosciamo
essere oggetto della creazione di un Creatore. Il tutto circola intorno al problema
antropologico e noi diamo senso alle nostre azioni perché crediamo che la vita abbia
un senso; se la vita non ha senso, perché le mie azioni dovrebbero avere senso? Quindi
perché l’economista o il banchiere dovrebbero dar senso alle loro azioni se la vita
non ha senso? Intorno a questo gira tutto quello che è il modello culturale della
nostra cosiddetta cultura occidentale.
D. - Dunque questo magistero
della Chiesa, che è un magistero della persona, si può applicare anche al settore
finanziario?
R. - Non "si può", "si deve"! Come si potrebbe prescindere
da quella che è la volontà di un Creatore di dare ordine alle cose che ha creato?
Certo noi possiamo prescinderne e ragionare come se Dio non esistesse, però abbiamo
visto dove va a finire il mondo e l’uomo, quando pensa e ragiona come se Dio non esistesse…
D.
- C’è, secondo lei, questa consapevolezza crescente anche nei cosiddetti operatori,
responsabili dell’economia e della finanza?
R. - Io non lo quanto ci
sia. Io vedo soltanto che Papa Benedetto XVI non fa altro che cercare di svegliare,
sollecitare, illuminare le nostre menti esattamente riguardo a questi fatti. (mg)