E’ stato un Etr 600 Frecciargento delle Ferrovie dello Stato italiane a portare il
Papa ed i rappresentanti delle diverse tradizioni religiose in pellegrinaggio dal
Vaticano ad Assisi. Ce ne parla il nostro inviato Luca Collodi.
Partito alle
8 dalla stazione vaticana l’Etr 600 delle Ferrovie italiane formato da 7 vetture
con 300 persone a bordo ha percorso a bassa velocità il binario non elettrificato
di 800 metri che separa la Stazione vaticana dalla rete ferroviaria italiana di Roma
San Pietro. Trainato da due locomotori diesel, sganciati in una sosta tecnica alla
stazione di San Pietro, il Frecciargento è ripartito a trazione elettrica alla volta
di Assisi, via Roma Trastevere, Ostiense, Tuscolana e Tiburtina per immettersi a 240
km orari sulla linea ad alta velocità fino ad Orte e deviare verso Assisi via Terni,
Spoleto e Foligno. Il Papa ha viaggiando nella vettura numero 2, ubicata verso la
coda del treno, con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, accompagnato,
dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, e da altri autorevoli esponenti
delle religioni mondiali. Compresi i vertici delle Ferrovie italiane. Nella carrozza
1 ha trovato posto una folta rappresentanza della Curia romana, con il presidente
della Cei, cardinale Angelo Bagnasco e il vicario del Papa per la diocesi di Roma,
cardinale Agostino Vallini. L’Etr 600 ha rallentato la corsa al passaggio nelle stazioni
di Terni, Spoleto e Foligno dove numerose persone e bambini hanno salutato Benedetto
XVI al passaggio del treno. Il rapporto tra i Papi e la ferrovia, nel corso degli
anni, è sempre stato intenso. Il primo viaggio in treno di un Papa è quello di Pio
IX, sulla Napoli-Portici, nel 1849, In appena 15 anni, dal 1849, lo Stato Pontificio
diventerà uno dei più evoluti nella costruzione di linee ferroviarie. Ricordiamo i
collegamenti con Frascati, Civitavecchia e Velletri. Con i Patti Lateranensi del 1929
fu costruita la Stazione ferroviaria all’interno delle mura vaticane, inaugurata nel
1934. Nel 1959, l’11 aprile, Papa Giovanni XXIII era salito su un treno speciale in
partenza dalla Stazione vaticana. Ma quella volta solo per sostare in preghiera davanti
all’urna con la salma di San Pio X in procinto di essere traslata a Venezia, dove
rimase per un mese esposta nella Basilica di San Marco alla venerazione dei veneziani
prima di far ritorno a Roma. Poi, nel 1962, alla vigilia del Concilio Vaticano II,
il celebre viaggio in treno a Loreto e Assisi. Paolo VI continua il legame tra i Papi
e le ferrovie: nel 1964 dedica un’udienza ai ferrovieri e nel Natale del 1972 celebra
la Messa nei cantieri della direttissima Roma-Firenze, allora in costruzione. Nel
1979, Papa Wojtyla visita lo scalo ferroviario di Roma Smistamento e nel settembre
1980 la stazione di Velletri, voluta da Pio IX. Nel 1982 Papa Giovanni Paolo II fu
alla Stazione di Bologna, che due anni prima venne colpita da un tragico attentato
terroristico. A parte queste uscite italiane, Papa Wojtyla percorse molti chilometri
in treno nel corso dei suoi viaggi internazionali. In Argentina, Portogallo, poi da
Zurigo a Friburgo e in Canada diretto a Montreal, in Belgio e nei Paesi Bassi. Nel
1986, l’11 febbraio l’ultimo tratto del suo viaggio di ritorno dall’India fu compiuto
in treno per via dell’eccezionale nevicata che rese impraticabili gli aeroporti romani
e costrinse l’aereo papale ad atterrare a Napoli. Il treno con il Papa fece una fermata
imprevista di un’ora alla stazione di Minturno-Scauri.E ancora, il
24 gennaio 2002, Giovanni Paolo II partì dalla stazione del Vaticano alla volta di
Assisi con i rappresentanti delle religioni mondiali per la Giornata di Preghiera
per la pace nel mondo, promossa all’indomani dell’attentato terroristico negli Usa
alle Torri Gemelle.