Yemen: un bambino su 3 è malnutrito, ospedali sovraffollati o chiusi, difficile l’accesso
all’acqua
Lo Yemen è sull’orlo di un reale e grave disastro umanitario. In alcune aree del Paese
le vaccinazioni di routine ai bambini sono diminuite del 40%, alimentando la rapida
diffusione di epidemie di polio e morbillo oltre al crescente collasso dei servizi
pubblici. Il monito arriva dai funzionari dell’Unicef in Yemen. Ogni giorno centinaia
di migliaia di persone rischiano l’insicurezza alimentare. La situazione è tragica
anche secondo il Programma Alimentare Mondiale (Pam) che ha definito il Paese ‘cronicamente
sottosviluppato’. Nello Yemen - riferisce l'agenzia Fides - si registra il secondo
tasso di malnutrizione cronica più elevata del mondo, dopo l’Afghanistan, e circa
la metà della popolazione vive in uno stato di profonda povertà. Oltre la metà dei
bambini con meno di cinque anni di età soffre di malnutrizione cronica. Secondo l’Unicef,
dai risultati preliminari emersi da uno studio effettuato nel mese di settembre nel
Governatorato di Abyan, che dal 28 maggio scorso è campo di battaglia tra le truppe
governative e i militanti islamici, si stima un tasso di malnutrizione globale acuta
(Gam) del 18.6%, cifra che supera la soglia dello stato di emergenza, di cui il 3.9%
sono casi di malnutrizione acuta e il 14.7% sono casi moderati. Anche a Sa'dah continuano
ad essere identificati alti tassi di malnutrizione e i bambini sono le vittime più
vulnerabili. I conflitti, la povertà, la siccità, l’aumento dei prezzi dei generi
alimentari e il crollo dei servizi statali continuano a causare seri problemi per
la sopravvivenza di milioni di persone, compresi 100 mila sfollati a causa dei recenti
combattimenti nel sud, migliaia di sfollati dal Corno d’Africa, e 300 mila sfollati
dai precedenti conflitti nel nord. In alcune parti del paese 1 bambino su 3 è malnutrito,
gli ospedali e le cliniche sono sovraffollati oppure chiusi, e l’accesso all’acqua
potabile diventa sempre più difficile. Decine di migliaia di bambini hanno smesso
di andare a scuola perchè le scuole sono state chiuse. Sia il Pam che l’Unicef ritengono
che la strada per la ripresa di questa martoriata popolazione sarà molto lenta e travagliata.
(R.P.)