Martedì
25 Ottobre 2011 - A due giorni dalla giornata di preghiera per la pace ad
Assisi del prossimo 27 ottobre durante la quale il Santo Padre sarà
insieme ai leader religiosi del mondo per trovarsi in un momento di riflessione, di
dialogo e di preghiera per la pace e la giustizia, PadreBernardo Cervellera
racconta ai nostri microfoni di come sono costrette a vivere o meglio, a sopravvivere
molte persone perseguitate con la “colpa” di credere nella loro religione, persone
alle quali viene negato il diritto di vivere secondo il proprio credo. Padre
Bernardo Cervellera, direttore dell’agenzia di notizie Asia News ci presenta
una situazione drammatica di cui è necessario parlare, ci racconta di un vero e proprio
olocausto che ancora oggi continua a mietere vittime che hanno la sola “colpa” di
credere. In particolar modo la religione cristiana, spiega Padre Bernardo, ancora
oggi è il principale obbiettivo da colpire, il nostro ospite ci presenta una situazione
che ai nostri occhi “civilizzati” può sembrare incredibile ma che sempre di più si
fa presente e minaccia la libertà religiosa e di culto del popolo cristiano. Le
privazioni, gli impedimenti, le espulsioni e gli omicidi che intimoriscono e impediscono
di professare la propria religione, una situazione da affrontare, adesso. Ci accompagna
Padre Bernardo, intervistato da Alessandra Petitta.