2011-10-24 14:08:52

Kenya. Stupro e violenza sessuale: dramma delle donne fuggite dalla Somalia


“Secondo una breve analisi realizzata per il Programma sulla violenza di genere (Gbv) a Dadaab, stupro e violenza sessuale sono i problemi più sentiti dalle donne e dalle ragazze fuggite dalla Somalia, e continuano ad esserlo, anche se in misura minore, nei campi”. E’ quanto si legge in una nota del responsabile del Gbv del Comitato internazionale di soccorso (Irc) a Dadaab, pervenuta all’agenzia Fides. Finora sono stati registrati solo 30 casi di stupro tra gennaio e luglio 2011, segnala l'Unhcr a Dadaab. Non tutte denunciano le violenze per paura di subirne nuove e peggiori. Per molte di loro, che ogni giorno percorrono il cammino verso Dadaab insieme a centinaia di persone stanche, deboli e malnutrite in fuga dalla carestia, è un viaggio straziante. La maggior parte porta i propri figli legati sulla schiena. Le più fortunate, oltre ai propri figli, dalle loro case in Somalia riescono a salvare pochi averi che trasportano sui carri trainati dagli asini. Una volta arrivate a Dadaab, quasi tutte si dichiarano rifugiate e si sottopongono ai controlli medici con i loro figli. Viene loro assegnata una tenda, senza porta, finestre, mobili e perfino letti, e un kit di base per la casa. Nonostante tutto, è comunque un posto che possono chiamare casa. Alcuni sono nati qui nel 1991, quando il campo fu allestito per la prima volta, e non hanno mai avuto nessun altro riparo. Anche dopo essersi ambientate, le donne non parlano delle violenze subite durante il viaggio. Inoltre, se gli episodi di violenza sembra siano meno frequenti all'interno dei campi, alcune donne confessano di non sentirsi sicure e di aver paura anche di notte, mentre dormono nei loro rifugi improvvisati. Alcune continuano a subire violenza da parte dei loro partner. Il rischio maggiore nel campo è quando sono costrette ad allontanarsi in cerca di legna per il fuoco. (R.P.)







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