Riunione del Consiglio europeo oggi, a Bruxelles, per cercare una via d’uscita alla
crisi. Sul tavolo, il rafforzamento del Fondo salva-Stati, l’aumento di capitale alle
banche, oltre agli aiuti alla Grecia e alla questione del debito pubblico italiano.
“Per mantenere la stabilità finanziaria e far ripartire il mercato del lavoro serve
un’azione determinata”: è questo il monito contenuto nella bozza delle conclusioni
del vertice, nella quale si esorta il G20 in programma a Cannes il 3 e 4 novembre
prossimi ad approvare un piano ambizioso per assicurare una crescita forte, sostenibile
ed equilibrata. Il servizio di Cecilia Seppia:
Giornata
frenetica a Bruxelles, con la riunione del Consiglio europeo chiamato a sciogliere
parecchi nodi: primo tra tutti la crisi del debito sovrano dell’Eurozona, le riforme
strutturali, il rigore dei conti, necessari per garantire una crescita sostenibile,
inclusiva ed ecocompatibile come si legge nella bozza del testo. E anche se per le
conclusioni bisognerà aspettare mercoledì prossimo, fa sapere la cancelliera tedesca
Merkel, dal vertice arriva un annuncio inaspettato: nasce la figura di "mister euro",
ovvero un presidente del Summit dell’Eurogruppo, eletto dai leader dei 17, il cui
compito sarà quello di presiedere le riunioni e tenere informati gli Stati che non
appartengono all’Eurozona. Ruolo che per ora verrà ricoperto dall’attuale presidente,
Herman Van Rompuy. E mentre cresce l’attesa per sapere se l’Italia riuscirà a superare
l’esame del Consiglio, dal presidente del parlamento Ue, Jerzy Buzek, arriva un messaggio
a Roma affinchè prosegua sulla strada delle riforme e dell’austerità, dando risposte
convincenti. Stesso monito per Madrid: “Dobbiamo fare di tutto - ha aggiunto Buzek
- per costruire protezioni che possano aiutare questi paesi in difficoltà e prevenire
il contagio”. Il riferimento chiaro è ad Atene, e proprio il premier ellenico Papandreou
ha rivolto un appello affinché vengano prese misure decisive per combattere la crisi.
“E' evidente - ha detto - che non si tratta di una crisi della Grecia ma di una crisi
dell’Europa”. Sul tavolo del Consiglio, tra l’altro, un nuovo piano da 800 miliardi
di aiuti per salvare il Paese ellenico. Altro tema forte le banche: per ora dall’Ecofin
è arrivato un accordo di massima sulla ricapitalizzazione degli istituti di credito:
una boccata di ossigeno da 100 miliardi di euro, che Bruxelles dovrà convalidare.